Tra i settori che la blockchain sta rivoluzionando figura anche l’agricoltura. La nuova tecnologia presenta molteplici ambiti di applicazione all’interno del mondo dell’agrifood perché puo’:
- avvantaggiare gli agricoltori sui pagamenti delle assicurazioni in caso di danni climatici,
- tutelare le proprietà in seguito alla registrazione dei terreni,
- tracciare la provenienza dei prodotti per evitare il commercio illegale,
- monitorare, verificare e riferire sulla sostenibilità ambientale di certi progetti,
- portare maggiore trasparenza nelle filiere agricole.
Per il momento i progetti che animano il settore agroalimentare sono incentrati sulla tracciabilità e sulla verifica dell’origine del prodotto. Concetti per cui la tecnologia blockchain puo’ rappresentare un valido alleato dal momento che, grazie alla sua struttura e al suo funzionamento, offre un’unica fonte certificata di informazioni per l’intera filiera.
Nello specifico, la tecnologia permette la creazione di registri immutabili e trasparenti che, attraverso una blockchain pubblica (è accessibile a tutti e garantisce la massima trasparenza, ma può essere meno sicura) oppure privata (è accessibile solo per un gruppo selezionato di utenti e garantisce maggiore sicurezza, ma può essere meno trasparente), migliorano la tracciabilità e la sostenibilità dei prodotti agricoli.
La tracciabilità rappresenta una vera e propria garanzia per la sicurezza alimentare e per la qualità dei prodotti che consumiamo quotidianamente. I registri creati mediante la tecnologia blockchain seguono tutte le fasi della produzione (semina, raccolta, lavorazione e distribuzione) e consentono di verificare in ogni momento dove si trova il prodotto durante il suo percorso lungo la supply chain. In questo modo risulta più semplice individuare eventuali problemi ed intervenire tempestivamente per porvi rimedio, ma è anche possibile creare un sistema di certificazione dei prodotti agricoli.
La sostenibilità è l’altro pilastro che la blockchain puo’ rafforzare. I registri trasparenti, infatti, possono anche monitorare l’impatto ambientale delle attività agricole ed identificare le aree in cui è possibile migliorare la sostenibilità. Inoltre, la tecnologia blockchain può promuovere pratiche agricole sostenibili premiando con incentivi finanziari i produttori che le adottano.
Oggi i consumatori si dimostrano sempre più attenti alla provenienza dei prodotti, ma anche a temi come la sostenibilità e la qualità. Dalla ricerca “Atteggiamenti e comportamenti del consumatore del vino e del rapporto con la Gdo” realizzata da Veronafiere in collaborazione con C.R.A.31, emerge che nell’acquisto ben il 74% dei consumatori è influenzato dalla disponibilità di informazioni sulla tracciabilità del prodotto. La tecnologia blockchain, quindi, sembra tra gli strumenti che il settore agroalimentare puo’ impiegare per rispondere a questo bisogno di una trasparenza.
La blockchain però non rappresenta l’unica tecnologia capace di migliorare la tracciabilità e la sostenibilità. L’intelligenza artificiale, per esempio, può essere utilizzata per monitorare le colture ed identificare eventuali problemi. Inoltre, anche l’Internet delle cose può essere impiegato per monitorare le condizioni ambientali e garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole.
M.M.