I ricercatori della Penn State University, in Pennsylvania, negli Usa, hanno raggiunto un buon grado di selezione dei sapori e di sfumature tra le diverse bevande e alimenti. Questo è stato possibile grazie alla “lingua” elettronica dell’AI che valuta i risultati e prende le decisioni: si è buono, no non si può mangiare.
È uno strumento utile per quanto riguarda la sicurezza e la produzione alimentare. Grazie al sensore e all’Intelligenza Artificiale applicata si possono classificare le diverse sostanze, valutando la qualità, l’autenticità ed infine la freschezza.
Gli studiosi per imitare la corteggia gustativa hanno creato una rete neurale, un algoritmo di apprendimento automatico che imita il cervello umano nella valutazione e comprensione dei dati. Inoltre, secondo loro, l’AI è in grado di segnalare il contenuto dei prodotti con una precisione superiore all’80% in un minuto di tempo circa.
M.M.