Chiunque abbia un iPhone ha attivato inconsciamente Siri, l’assistente vocale del dispositivo. Proprio Siri è il motivo delle lamentele di numerosi clienti, i quali sostengono di essere stati ingiustamente registrati e che Apple abbia venduto queste informazioni a terzi per fine pubblicitario.
Molte persone si sono insospettite dopo la frequente comparsa di annunci riguardanti prodotti nominati quando Siri non doveva ascoltare: scarpe Nike, ristoranti della catena Olive Garden e perfino interventi chirurgici emersi durante una visita medica.
Dal 2014, infatti, Siri si attiva all’insaputa degli utenti quando sente dei suoni simili al suo nome. Apple ha accettato di risarcire gli insoddisfatti e di cancellare i dati incriminati, anche se ha negato le accuse.
Inoltre, secondo l’accordo preliminare di patteggiamento, chi ha utilizzato un prodotto Apple con Siri integrata tra il 2014 e il 2024 potrà richiedere un risarcimento di venti dollari per dispositivo.
M.P.
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