Il Piano nazionale di ripresa e resilienza consentirà alle Città metropolitane di realizzare diversi interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.
Questi interventi si situano in un quadro che prevede altri progetti finalizzati al miglioramento delle aree urbane degradate, alla rigenerazione e rivitalizzazione economica, alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture. In questo modo i territori più vulnerabili diventeranno città intelligenti e sostenibili.
Il Viminale ha pubblicato la notizia sul suo sito istituzionale, in cui viene anche spiegato che i progetti, per essere finanziabili, devono avere come requisiti la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico. Un ultimo requisito per individuare potenziali progetti finanziabili è il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive.
Le Città metropolitane potranno presentare il modello esclusivamente per interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro, e dovranno inviarlo al Ministero dell’Interno, dipartimento per gli Affari interni e territoriali, direzione centrale della Finanza locale, secondo le modalità indicate nel decreto del 6 dicembre 2021.