Martedì 17 gennaio, a Milano, presso l’Hotel Lombardia si è tenuta la presentazione del nuovo avatar capace di produrre e comprendere la Lis, la Lingua dei segni italiana.
Dietro al lancio di questa innovazione c’è QuestIt, company toscana nata come spin-off dell’Università di Siena e specializzata nella realizzazione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale, che per l’occasione ha stretto una partnership strategica con il Santa Chiara Fab Lab proprio dell’Ateneo senese, l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Gruppo per lo studio e l’informazione della Lingua dei Segni Italiana.
Attualmente la tecnologia, in qualità di virtual assistant, può essere inserita all’interno di siti web, applicazioni, sistemi proprietari e totem interattivi. Una volta che la persona in questione si presenta dinanzi allo schermo e inizia ad interagire a suon di segni, l’avatar analizza le espressioni facciali del singolo, oltre ai suoi movimenti, e risponde utilizzando la Lis. In questo modo si possono offrire consulenze, a seconda del contesto di riferimento, ai clienti sordi.
«Abbiamo sfruttato le incredibili potenzialità dell’intelligenza artificiale per strutturare un assistente virtuale di ultima generazione che conosce alla perfezione la Lingua dei Segni Italiana – ha spiegato Ernesto Di Iorio, ceo di QuestIt – Grazie ad esso, potenziamo la «digital accessibility» e diamo l’opportunità ai cittadini sordi di accedere autonomamente a informazioni e servizi offerti da enti e realtà del territorio come la Pubblica Amministrazione e le banche, ma i potenziali campi di applicazione sono innumerevoli: dall’organizzazione degli appuntamenti negli ospedali alla spiegazione di mostre o eventi culturali nei musei fino al chiarimento di materie o singoli concetti nelle scuole o nelle aule universitarie».
La lingua dei segni non è un linguaggio universale, ogni paese adotta una propria lingua specifica in base alla comunità di riferimento. Per questo motivo una volta che il prodotto si consoliderà sul mercato italiano, QuestIt ha in programma di sviluppare versioni declinate per altre lingue.