L’Italia rischia di andare incontro ad un enorme blocco del sistema di raccolta e di riciclo dei rifiuti elettrici a causa dell’enorme flusso di apparecchi obsoleti, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo standard del digitale terrestre e dell’introduzione del bonus rottamazione tv.
A lanciare l’allarme è stata ASSORAEE, imprese di recupero dei rifiuti tecnologici, insieme al Centro di coordinamento RAEE e altre associazioni della filiera delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, che avvertono, in una lettera inviata il 15 novembre al ministero della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, che questa situazione porterà ad un blocco della raccolta e riciclo dei materiali in questione.
Si legge nella lettera: “L’imminente adozione dei nuovi standard di digitale terrestre e gli incentivi fiscali per la rottamazione dei prodotti non idonei stanno comportando nelle ultime settimane uno straordinario incremento dei flussi di questi rifiuti che hanno registrato il +80% rispetto ai volumi ordinariamente gestiti. Tale boom di consegne presso i luoghi di raccolta pubblici o privati ha comportato nuove richieste di intervento, sia come frequenza del ritiro che come punti serviti, che il sistema di gestione RAEE ha sinora assolto con un eccezionale sforzo organizzativo per garantire al meglio la continuità del servizio. Il sistema è però oggi vicino alla saturazione e l’impegno a garantire il servizio di gestione dei RAEE domestici si scontra oggi con le difficoltà operative degli impianti che li devono trattare: nelle prossime settimane, complice le promozioni di vendita e le prossime festività natalizie, i flussi aumenteranno ben oltre le capacità di stoccaggio e di quelle attualmente autorizzate al trattamento da parte degli impianti, che saranno così costretti a negare l’ingresso dei televisori, portando di conseguenza al blocco di tutto il sistema, dalla vendita ai ritiri, fino al trattamento.”
Il problema è che per aumentare le capienze servono autorizzazioni complesse da ottenere. “La normativa in materia è europea, recepita dall’Italia, dove si è delegato alle Regioni, le quali a loro volta hanno delegato alle province”, afferma Piardi, presidente di Assoraee: associazione che raccoglie le imprese del recupero dei rifiuti tecnologici, che assieme Fise Unicircular, Cdcraee e altri attori della filiera ha inviato la lettera al ministero della Transizione ecologica per denunciare la situazione.
Anche in caso di intervento, si rischia di arrivare tardi per assorbire i volumi di feste e offerte promozionali, afferma Giuliano Maddalena, direttore generale del consorzio Ecoped, che raccoglie i produttori, coinvolti, sulla base del principio della responsabilità estesa, in tutte le fasi di vita del prodotto, anche quelle finali: “Adesso il Black Friday, poi Natale: il problema per noi sono i picchi. E sono sempre più frequenti. Chiediamo un intervento immediato, e che siano predisposti meccanismi straordinari per affrontare rapidamente le situazioni fuori dalla norma ogni volta che si creano”.
Perché, concordano i due dirigenti, i bonus non si discutono: “Ma in questo caso non c’è stata alcuna pianificazione delle ricadute sul sistema. Per un’iniziativa del genere andrebbero coinvolti tutti gli attori”. Il risultato è che nel giro di qualche giorno i negozianti potrebbero smettere di accettare accettare gli apparecchi usati. Così, Maddalena propone che per scaricare parte della pressione, si potrebbe in futuro pensare a una cernita preventiva, in quanto accade spesso che molti televisori vengono sostituiti quando sono ancora funzionanti.
Le normative non tengono, dunque, il passo con l’evoluzione tecnologica dei processi e con i trend di conferimento legati ai consumi.
Secondo ASSORAEE e le altre associazioni di settore la soluzione sarebbe l’adozione da parte del MiTE di una misura eccezionale che consenta di innalzare temporaneamente i quantitativi e i tempi massimi di stoccaggio previsti per gli impianti di trattamento, per i luoghi di raggruppamento gestiti dalla distribuzione e per i centri di raccolta comunali dei rifiuti RAEE.