Riappropriarsi della propria vita quotidiana. L’edizione di RADAR SWG #covidisruption,1-7 giugno 2020, evidenzia dati sempre più rassicuranti sulla situazione dell’epidemia nel nostro Paese e la progressiva ripresa delle attività lavorative spinge con forza il desiderio di ritrovare la normalità perduta.
Al netto di viaggiare sui mezzi pubblici ed assistere ad uno spettacolo al chiuso, la maggioranza degli intervistati si sente sicura a svolgere tutte le normali azioni della quotidianità e mostra di voler pienamente riprendere in mano la propria vita.
Il virus non fa più paura e cresce la quota di chi pensa che possa essere definitivamente sconfitto. Il centro dell’attenzione si sposta ora sui temi economici ed occupazionali, dove invece la preoccupazione rimane particolarmente alta.
Nell’ultima settimana, sono cresciuti del 6% (11-17%) gli italiani che credono a un virus “completamente debellato” e al “ritorno alla normalità”. Secondo i dati aggiornati al 4 giugno, solo il 19% si dichiara di essere “molto preoccupato” del virus. Il 22 marzo scorso quel dato ammontava al 57%.
Analizzando le attività in cui gli italiani si sentono più o meno sicuri, emerge che tare al lavoro, spostarsi di comune, fare la spesa, visitare amici e parenti non è più un tabù, o lo è molto meno. Ci vorrà tempo, per ricominciare a usare in serenità i mezzi pubblici o ad assistere a uno spettacolo al chiuso (si fidano, rispettivamente, solo il 28 e il 27% degli italiani).
I dati relativi allo shopping partecipano a fornire un quadro di ritorno alla normalità: calano le vendite online (46-40%), salgono quelle nei negozi, purché di grandi dimensioni (37%) o centri commerciali (32%).