Grazie a una particolare iniziativa che sta prendendo piede poco a poco, diventare proprietari di una casa spendendo solo 1 euro può divenire realtà. Il progetto Case a 1 euro è partito da alcuni comuni italiani, con l’intento di contrastare l’abbandono da parte della popolazione e far rivivere le aree in difficoltà.
Con questa operazione Case a 1 euro si cerca di ripopolare deliziosi borghi che stanno diventando deserti, abbandonati dalla popolazione giovanile e dai decessi di quella anziana.
Per quanto singolare, le prime amministrazioni a promuovere l’iniziativa hanno visto poca partecipazione ai bandi di gara ma ora la situazione sta cambiando. In diversi stanno promuovendo anche la nascita di attività turistiche, riqualificando l’immobile con un piccolo hotel, un B&B, o pensare ad un progetto più ampio che interessa anche più immobili all’interno dello stesso paese con la possibilità di creare un albergo diffuso.
Il progetto Case a 1 euro potrebbe altresì dare una scossa al mercato immobiliare facilitando l’accesso alle case di proprietà ai giovani, per i quali la possibilità di poter accedere ad un mutuo è spesso di questi tempi un ostacolo insuperabile. La ripopolazione dei piccoli paesi promuove anche la nascita di attività turistiche, attivando l’economia di tutta la zona interessata.
Come funziona il progetto Case a 1 Euro?
Le case sono di proprietà di privati che vogliono disfarsene spesso per non pagare tasse e balzelli. Parliamo di immobili fatiscenti o pericolanti che necessitano di grandi ristrutturazioni.
Gli immobili vengono ceduti in donazione ai Comuni che tramite procedura pubblica vendono alla cifra simbolica di 1 euro. In altri casi sono le amministrazioni comunali che si fanno garanti per i proprietari di tali immobili. Naturalmente ci sono degli impegni che chi acquista con progetto Case a 1 Euro, che deve garantire:
- Prevedere un progetto di ristrutturazione e rivalutazione della stessa entro 365 giorni dall’acquisto.
- Sostenere le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento.
- Due mesi di tempo per far partire i lavori nel momento in cui si hanno tutti i permessi.
- A garanzia della sicurezza dell’acquisto da parte del compratore il Comune chiede di stipulare una polizza fideiussoria di 5mila euro della durata di tre anni cha a scadenza viene poi rimborsata.
Per i dettagli bisogna rivolgersi direttamente agli uffici edilizia dei comuni interessati e visionare attentamente i bandi relativi.
Agevolazioni per ristrutturazioni edilizie ed energetiche
Con la Legge di Bilancio 2019 sono state prorogate fino al 31 dicembre 2019 le agevolazioni per ristrutturazioni edilizie ed energetiche senza modifiche sostanziali rispetto al 2018.
Tutti i contribuenti assoggettati all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche possono detrarre dall’Irpef una parte dei costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni.
Nello specifico la detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, si applica per interventi relativi:
- manutenzione straordinaria,
- restauro e risanamento conservativo,
- ristrutturazione edilizia.
Oltre alla detrazione del 50% è possibile richiedere l’IVA agevolata e detrazioni sugli interessi passivi sui mutui.
I comuni interessati dal progetto “Case a 1 euro” sono:
- Taranto – Puglia
- Racalmuto – Agrigento – Sicilia
- Troina – Enna – Sicilia
- Rose – Cosenza – Calabria
- Itala – Messina – Sicilia
- Teora – Avellino – Campania
- Bisaccia – Avellino – Campania
- Milano – Lombardia
- Montresta – Oristano – Sardegna
- Cammarata – Agrigento – Sicilia
- Caprarica di Lecce – Lecce -Puglia
- Saponara – Messina – Sicilia
- Bivona – Agrigento – Sicilia
- Borgomezzavalle – Verbano Cusio Ossola – Piemonte
- Sambuca – Agrigento – Sicilia
- Cantiano – Pesaro Urbino – Marche
- Zungoli – Avellino – Campania
- Mussomeli – Caltanisetta – Sicilia
- Fabbriche di Vergemoli – Lucca – Toscana
- Ollolai – Nuoro – Sardegna
- Nulvi – Sassari – Sardegna
- Gangi – Palermo – Sicilia
- Regalbuto – Enna – Sicilia
- Salemi -Trapani – Sicilia
- Lecce nei Marsi – Aquila – Abruzzo
- Patrica – Frosinone – Lazio
- Termini Imerese – PA – Sicilia
- Montieri – Grosseto – Toscana.