Chi non ha mai acquistato un prodotto su Amazon?
Considerando l’incremento esponenziale delle vendite online, in particolare a seguito del periodo emergenziale, saranno poche le persone a non aver utilizzato questo canale per fare acquisti di ogni genere.
Se da un lato Amazon può vantare una buona nomea grazie alla sua affidabilità e alla vasta gamma di prodotti in vendita, dall’altro c’è un aspetto che richiede un immediato intervento risolutivo: il mancato rimborso a seguito di un reso.
La spia d’allarme si è accesa a seguito di un mancato rimborso per un consumatore che aveva acquistato un computer, ricevuto, tra l’altro, danneggiato. Di conseguenza l’acquirente ha provveduto ad effettuare le operazioni di reso ma ha successivamente ricevuto la seguente e-mail:
“Abbiamo ricevuto il tuo reso per l’ordine 123456789, ma il pacco era vuoto. Se non riceveremo l’articolo, non potremo emettere un rimborso. Pur comprendendo che le indicazioni fornite non soddisfino le tue aspettative, ti informo tuttavia che non sarà possibile offrirti ulteriore assistenza su tale quesito…”
“Di fronte a tale risposta – dichiara Davide Zanon, segretario regionale di CODICI Lombardia – il cliente, si è allora rivolto sia a Poste Italiane, presso cui ha consegnato il pacco, che al vettore al quale è stata affidata la consegna. Tuttavia, i reclami fatti a queste due società per la mancata consegna del prodotto reso, e probabilmente la perdita/furto dello stesso, non hanno sortito alcun risultato. Al cliente è stato risposto come debba essere Amazon stesso ad aprire un apposito ticket per segnalare l’accaduto, cosa che però la compagnia pare non fare o di cui non indica alcun dettaglio al consumatore che, dunque, si ritrova davanti a un vicolo cieco che porta spesso a rinunciare a far valere i propri diritti e a riavere quanto speso”.
Al consumatore non resta, dunque, altra soluzione che provare ad avviare una procedura conciliativa tramite la piattaforma europea ODR, procedura indicata direttamente sul sito, sconosciuta ai più, e che richiede tempi di risoluzione incerti e lunghi.
“Riteniamo che si debba porre rapido rimedio a questa problematica – continua Zanon – e che non siano i consumatori a pagarne le conseguenze. Dopo aver dato prova di aver eseguito correttamente la procedura di reso, il consumatore deve essere rimborsato. Se così non avvenisse siamo pronti a richiedere un intervento alle Autorità. Il codice del consumo è stato introdotto in Italia appositamente per tutelare i singoli, identificati come parte debole rispetto alle varie compagnie; deve essere rispettato e garantito il diritto al rimborso laddove il cliente abbia effettivamente ragione”.
CODICI Lombardia sta raccogliendo le segnalazioni provenienti da chi ha riscontrato lo stesso problema. Sul sito della delegazione lombarda è stato inserito un apposito form da compilare per inoltrare la propria segnalazione.