Diverse aziende italiane, durante gli ultimi due anni, hanno sperimentato per la prima volta il lavoro da remoto e hanno imparato ad adottare una maggiore flessibilità nella gestione dello spazio, del tempo e delle responsabilità. La comunicazione interna, fondamentale perché permette ai dipendenti di lavorare in modo continuo e senza difficoltà, ha dovuto pensare a canali in grado di coordinare i team aziendali ed adattarsi alle esigenze dei clienti.
Da questo scenario è nata l’esigenza di strutturare funzionalità tecnologiche altamente performanti che siano in grado di mettere in collegamento dipendenti che lavoravano da luoghi diversi.
Un esempio di piattaforma smart di comunicazioni in cloud è Cloudya, di NFON. Con questa tecnologia il lavoratore ha accesso a tutti i suoi dati e alle sue conversazioni attraverso il login al proprio account, non importa che si trovi in ufficio, in uno spazio di coworking o a casa. Puo’ inoltre ricevere/effettuare chiamate e avviare videoconferenze su ogni device, inclusi smartphone, PC e telefoni da scrivania. Importante, ovviamente, è anche l’aspetto della sicurezza: NFON dispone di tre data center, tutti in Europa e che rispettano le norme europee sulla protezione dei dati.
In generale, l’evoluzione della comunicazione interna alle aziende è un passo necessario per tutte quelle realtà che intendono adottare un sistema di lavoro da remoto o ibrido e la flessibilità rappresenta una lezione che la Pandemia ha duramente impartito a tutti. Adesso le aziende possono guardare al futuro e mettere in pratica quanto imparato.