L’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” promuove il “CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI E PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA PRIN 2020, E-AGORÀ – Online Platform Contracts” che si terrà domani, venerdì 1º luglio 2022, dalle ore 9,30 presso Villa Doria d’Angri (via Petrarca 80, Napoli).
Tra i relatori anche il Prof. Antonio Albanese, professore ordinario di Diritto civile nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore del Dipartimento di scienze giuridiche della sede di Milano dell’ateneo di largo Gemelli, membro del comitato scientifico del nostro portale.
Nel corso di un’intervista rilasciata alla redazione di DIMT, il cattedratico dell’Università Cattolica ha approfondito alcuni temi legati a suo intervento incentrato sul seguente tema: “Piattaforme digitali tra regole di validità e regole di responsabilità”.
Secondo Albanese l’utilizzo delle piattaforme digitali offre «vantaggi sia agli operatori del mercato sia al mercato stesso come istituzione», perché permette alle imprese medio-piccole di «superare quelle “barriere d’ingresso”, che potrebbero impedire o rendere più difficile l’accesso al mercato» e propone ai consumatori «un’offerta più ampia di beni e servizi, che si traduce in una maggiore possibilità di soddisfare i propri bisogni e interessi a condizioni economiche più favorevoli». La piattaforma digitale, infine, «favorisce lo sviluppo concorrenziale» del mercato come istituzione «migliorandone l’efficienza allocativa e la capacità di promuovere innovazione, a beneficio dell’intera collettività».
Nonostante il contesto regolamentato, le disparità di potere non mancano e l’utente puo’ trovarsi in una posizione di “asimmetria tecnologica”. «L’impiego delle tecnologie informatiche, unilateralmente adottate dal gestore della piattaforma sulla base di una propria valutazione di convenienza, condiziona infatti l’accesso ai contenuti oggetto di comunicazione commerciale e le forme di manifestazione del consenso. L’utente non si trova di fronte a una controparte con la quale può dialogare e alla quale può chiedere tutte le informazioni di cui ha bisogno, ma è solo davanti a una macchina che opera secondo una logica digitale prestabilita. La piattaforma ha già determinato le regole del gioco e il procedimento di formazione del contratto e all’utente non è data alcuna possibilità di proporre un percorso alternativo. Questa interazione on line reca quindi insita in sé una “asimmetria tecnologica” tra chi ha predeterminato le modalità di funzionamento della piattaforma e chi se ne avvale senza conoscerne compiutamente di meccanismi», precisa ancora il docente della Cattolica.
Durante il suo intervento al convegno di Napoli il Prof. Albanese approfondirà anche le tutele civilistiche dei rapporti tra regole di validità e regole di responsabilità, specificando in quali casi le violazioni possono rendere annullabile il contratto concluso tramite la piattaforma digitale. Nello specifico, la sua ricerca «si propone di verificare se ed entro quali limiti sia consentito il risarcimento del danno derivato da contratto valido ma sconveniente, in termini coerenti con la razionalità del sistema, senza eliminare o correggere gli effetti che esso ha validamente prodotto».
Lo scenario è continuo mutamento e, secondo il Prof. Albanese, è quindi necessario verificare in quale modo l’utente venga tutelato «rispetto al rischio di scelte non pienamente libere e consapevoli e/o contrarie al proprio interesse».