In ogni campo della vita, le tecnologie della comunicazione sono diventate forze che strutturano l’ambiente in cui viviamo, creando e trasformando la realtà. L’emergenza sanitaria ha ulteriormente allentato i confini tra la vita online e quella offline.
Il Comitato regionale della Lombardia, per le funzioni e le attività svolte, ha rappresentato un punto privilegiato di osservazione di questo fenomeno.
La diffusione delle tecnologie digitali ha consentito al Corecom della Lombardia di continuare a svolgere le proprie consuete attività anche non “in presenza” e con il personale della struttura di supporto in smart working.
Attraverso la piattaforma digitale Conciliaweb di Agcom, nel 2020, sono state gestite quasi 15.000 controversie tra utenti e operatori delle comunicazioni elettroniche, continuando a fornire ai cittadini lombardi un apprezzato servizio di mediazione.
I corsi di media education sono stati svolti online e ciò ha consentito di raggiungere un maggior numero di istituti scolastici e di studenti.
L’attività di vigilanza sull’emittenza locale si è appuntata anche sugli aspetti legati ad una corretta informazione, con specifico riferimento ai temi della tutela della salute. Il Corecom Lombardia è intervenuto, ad esempio, avviando procedimenti sanzionatori nei confronti di alcune emittenti locali che, nel periodo di emergenza sanitaria, avevano trasmesso delle comunicazioni commerciali che incoraggiavano comportamenti pregiudizievoli per la salute e la sicurezza, in violazione dell’art. 36-bis del TUSMAR.
L’indagine svolta in occasione dell’avvio della road map per la riorganizzazione delle frequenze destinate alla diffusione radiotelevisiva per consentire la destinazione delle frequenze della banda 700 MHz allo sviluppo delle connessioni radiotelefoniche di quinta generazione (5G) ha registrato come l’emergenza Covid-19 abbia determinato un rinnovato interesse per l’informazione locale, considerata un presidio territoriale fondamentale per la ricerca di informazioni affidabili.
Per altro verso, la pandemia ha rappresentato un terremo fertile per il dilagare del preoccupante fenomeno della disinformazione. La diffusione delle tecnologie digitali, e la facilità di accesso a ogni forma di interazione che esse consentono, ha cambiato il modo in cui si realizzano i processi di informazione, di comunicazione e di intrattenimento dei media attraverso una fruizione sempre più personalizzata e disintermediata. I social network hanno conquistato ulteriore spazio come mezzo di informazione, spesso alimentando il fenomeno delle fake news.
Il recente recepimento della direttiva comunitaria in materia di servizi di media audiovisivi rappresenta un primo tentativo di regolamentazione e responsabilizzazione delle piattaforme digitali e dei social network che potrà aprire nell’imminente futuro nuovi orizzonti e aree di attività per il Corecom.
Tre i filoni di lavoro per il prossimo futuro:
-corsi di media education, anche in presenza ma senza abbandonare le opportunità offerte dai corsi online, focalizzando la propria attenzione sul tema della cittadinanza digitale;
-continuare a proporsi come interlocutore privilegiato per il settore dell’informazione locale nell’affrontare la difficile fase di ripresa che per il settore televisivo sarà, ad esempio, caratterizzato dal nuovo switch off per il passaggio alla TV digitale 2.0;
-Conciliaweb: ampliamento dello Sportello al servizio di cittadini e imprese.
Marianna Sala – Presidente Corecom Lombardia