Dopo quattro mesi di stop ha finalmente riaperto anche l’aeroporto milanese di Linate. Tutto è pronto, i servizi di facchinaggio e di pulizia, gli addetti al check in, la security. Hanno ricominciato a lavorare anche i bar, i negozi e i ristoranti. La ripresa dell’attività sarà molto graduale. I primi aerei sulla pista saranno di Lufthansa, Iberia e Air Malta. Otto voli nella giornata, 4 in arrivo e 4 in partenza. Il primo aereo che decollerà sarà un Lufthansa per Francoforte alle 10:40. Mentre in arrivo, poco dopo, alle 11 sbarcheranno passeggeri da Madrid con Iberia.
I primi voli di Alitalia saranno il 24 luglio, per la Sardegna. Per tutte le altre destinazioni della compagnia, la ripresa è prevista a inizio agosto.
Pre-Covid, tra decolli e atterraggi, ogni ora i voli erano 18. Nelle prossime settimane, gli aerei da e per Linate potrebbero aumentare, fino a un massimo di 10 all’ora: 5 arrivi e 5 partenze. Tra Malpensa e Linate il calo del traffico aereo è dell’87% e la domanda di voli ancora langue. Certamente, la decisione di riaprire Linate è stata abbastanza improvvisa e operatori e compagnie aeree non hanno avuto modo di coordinarsi e organizzarsi.
Linate era chiuso dal 12 marzo scorso, da quando il ministero dei Trasporti ha emanato il decreto che ha spostato il traffico passeggeri di Aviazione Commerciale e Generale su Malpensa, con Linate che avrebbe garantito i soli voli di emergenza sanitaria e/o per trasporto organi. Malpensa, con i suoi spazi e le sue infrastrutture ha garantito l’operatività del Cargo. Il Terminal 2 non ha mai chiuso, neppure nei mesi di lockdown, mentre il Terminal 1 ha riaperto il 15 giugno.