Il 28 aprile 2022 è stata annunciata la “Declaration for the Future of the Internet”, firmata dagli Stati Uniti d’America, l’Unione Europea e 32 Paesi non appartenenti ad essa. È un documento che attesta l’impegno di questi soggetti a favore di «un singolo internet globale, che sia davvero aperto e che promuova la competizione, la privacy, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali di tutte le persone», insieme a un «libero flusso dell’informazione» e una «connettività inclusiva e sostenibile, in modo che tutti possano beneficiare dell’economia digitale».
La Dichiarazione, pubblicata sul portale ufficiale della Casa Bianca, stabilisce quali siano le priorità di azione secondo i soggetti firmatari e su quali basi questi vogliano costruire il futuro del Web: partendo dalla rimozione dei contenuti illegali si arriverà alla neutralità della rete, passando per l’accessibilità economica.
La Casa Bianca ha dichiarato che «gli Usa e i partner lavoreranno insieme per promuovere questa visione e i suoi principi globalmente, rispettando reciprocamente l’autonomia regolatoria nelle loro giurisdizioni e in accordo con le loro rispettive leggi domestiche e gli obblighi legali internazionali». Viene anche sottolineato che, sebbene rivoluzionario, Internet abbia favorito la «tendenza di un crescente autoritarismo digitale, in cui alcuni Stati agiscono per reprimere la libertà di espressione, censurano i siti di notizie indipendenti, interferiscono con le elezioni, promuovono la disinformazione e negano ai loro cittadini altri diritti umani». Un altro aspetto critico della rete sottolineato dagli Usa è che «milioni di persone si trovano ancora di fronte a barriere per accedervi, mentre i rischi e le minacce della cybersicurezza minacciano la fiducia e l’affidabilità dei network».
La “Declaration for the Future of the Internet”, per ora, è una dichiarazione di intenti, che registra la volontà di intervenire a livello legislativo sul mondo del Web.