L’espressione ‘digital divide’ fa riferimento al divario tra chi ha accesso a Internet, e quindi alle tecnologie dell’informazione, e chi invece ne rimane escluso. È un parametro fondamentale quando si parla di digitalizzazione globale e uno che segna profonde disuguaglianze tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo. Non solo, anche all’interno di uno stesso Paese possono esserci profonde differenze nell’accesso ai servizi digitali tra una zona e l’altra: è il caso dell’Italia che, pur essendo una potenza mondiale, se al nord è quasi allineata con gli standard europei, al sud rimane profondamente indietro, con il 60% dei residenti che ha opportunità ridotte di accesso alla banda ultra-larga.
Per ridurre il digital divide e garantire l’accesso alle nuove tecnologie a sempre più persone, è stato introdotto il “Bonus computer 2024”, un contributo di 300 euro destinato alle famiglie con un Isee non superiore a 20.000 euro e con studenti iscritti alle scuole superiori o università. Questo bonus può essere utilizzato per l’acquisto di computer, nuovi o usati, ma non include accessori come stampanti e software. La richiesta del bonus avviene tramite l’app “IO”, fornendo le informazioni richieste.
Un altro incentivo in questa direzione è il “Bonus Internet 2024″ che prevede uno stanziamento di 400 milioni distribuiti su base regionale per migliorare l’accesso alla banda ultra-larga, specialmente nel sud Italia a cui è destinato l’80% dei fondi. Grazie a questo bonus le famiglie che non dispongono di connettività o che hanno connessioni inferiori a 30 Mbit/s riceveranno 100 euro all’anno per passare alla fibra con velocità di almeno 300 Mbit/s.
Entrambi i bonus possono essere cumulati con altri incentivi e sono erogati su domanda, sotto forma di sconto applicato al costo di attivazione e ai canoni, incluso il terminale elettronico necessario per la connessione. Per verificare lo stato di connettività nella propria zona, è possibile consultare il sito di Infratel, che fornisce informazioni dettagliate sui cantieri e sullo stato di avanzamento del Piano Banda ultra-larga.
A.L.R