Questi reclami mettono in rilievo che la quotidianità è notevolmente caratterizzata da
scarsa inclusione e accessibilità pratica agli strumenti informatici e da poca attenzione
per le persone prive di familiarità con le tecnologie. È una lacuna parecchio diffusa che crea vere e proprie discriminazioni e insicurezze, in primis fra i diversamente giovani. Serve cambiare tendenza in quanto anziani e inesperti ripetono ancora adesso che non hanno email nè computer nè internet e non conoscono cosa sia una App e il QRCode. Inoltre il QRCode è bersagliato in questo periodo da truffe informatiche e allora urge abbracciare anche la cultura della prevenzione e della cybersicurezza.
Call to action: quali azioni e semplificazioni intraprendere?
Esempi a supporto:
A. Investire in programmi aziendali di CSR (Corporate Social Responsability) e formazione intergenerazionale – iniziale, capillare e continuativa
– è già un antidoto all’indifferenza.
I crediti formativi per studenti e l’impiego di giovani competenti e inoccupati sono
proposte operative, concrete, diversificate e facilitanti per smussare il #DigitalDivide. Anche nel 2024.
B. Fondamentale promuovere e applicare l’interoperabilità dei sistemi.
C. Configurare e attivare totem, presenti dappertutto, per experience learning by
doing (imparare facendo). È mesto osservare persone di una certa età che vagano e chiedono spiegazioni su queste vere e proprie barriere.
Nell’immediato sono fonte di disagio, delusione e disorientamento e in concreto di
esclusione. Privilegiare dunque modalità inclusive e partecipative degli anziani in primis e dei
cittadini che hanno serie difficoltà con computer e innovazioni oppure dispongono solo
di telefonini old.
D. Ben vengano politiche di visione imprenditoriale sostenibile (cfr Bilancio Sociale).
Sono presupposti che coniugano fiducia, feedback, accessibilità e inclusione per tutti
grazie all’implementazione di soluzioni inclusive, intelligenti ed efficienti per integrare
appunto sistemi, tecnologie e ascolto reale degli utenti ottimizzando i canali di
interfaccia.
E. Il miglioramento continuo della UX (UserExperience) favorisce lo sviluppo di
gratitudine e relazioni solide ed una organizzazione tesa ad affrontare i cambiamenti, le
sfide, il business e il futuro.
F. Per questo, l’obiettivo prioritario è cominciare ad abbattere le recenti statistiche
europee, divario sconfortante per l’Italia. Siamo in ritardo, pare ancora in coda, al 23esimo posto.
Intrecciare cultura, ricerca, problem solving, comunicazione e feedback insegna molto.
Anche a vivere in sicurezza e crescere con rispetto e consapevolezza.
Questo focus offre spunti significativi anche per il Professor Ruben Razzante, fondatore
del Portale, esimio Docente di Diritto dell’Informazione e Innovation, ora componente
della Commissione del Senato contro le discriminazioni presieduta dalla Senatrice a vita,
Liliana Segre.
Maria Lucia Caspani
Diritto dell’Informazione
“Diritto dell’Informazione: la bussola per orientarsi tra notizie e giurisprudenza”
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