Nuovo rinvio dei tagli all’editoria e rifinanziamento di Radio Radicale: le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato due emendamenti al Milleproroghe, riformulati, che spostano di altri due anni l’entrata in vigore del graduale azzeramento del contributo ai giornali previsto con la manovra per il 2019 e stanziano 2 milioni per il 2021 per Radio Radicale.
«Sanato un vulnus», rileva il Segretario Generale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Raffaele Lorusso. «L’auspicio – aggiunge – è che anche il nuovo governo presti attenzione alla salvaguardia del pluralismo dell’informazione. Occorre riprendere al più presto il percorso virtuoso e condiviso con le parti sociali avviato nei mesi scorsi».
«L’approvazione dei due emendamenti a tutela del pluralismo dell’informazione rappresenta un segnale forte a tutto il settore», commenta Lorusso.
«L’aver messo in sicurezza i contributi per Radio Radicale e per i giornali in cooperativa – aggiunge – consente di sanare il vulnus che si era creato con il taglio progressivo dei finanziamenti, approvato con la legge di bilancio 2019».
Per il Segretario Generale Fnsi, «occorre riprendere al più presto il percorso virtuoso e condiviso con le parti sociali, avviato nei mesi scorsi sia sul versante di una riforma complessiva del settore dell’editoria sia sul versante della tutela del lavoro giornalistico, a partire dal contrasto al precariato e allo sfruttamento fino alla difesa del diritto d’autore».