Per favorire la ripartenza, la Regione Emilia-Romagna interviene con 2 milioni e 350 mila euro a sostegno del mondo della cultura, in particolare dello spettacolo, duramente colpito dall’emergenza pandemica.
In particolare, per le imprese del settore cinematografico, sono previsti contributi fino a 4.000 euro per ciascun operatore con sede legale in Emilia-Romagna che, in possesso di codice Ateco specificato nel bando, eserciti l’attività di programmazione cinematografica in sala o attività di distribuzione, con almeno un film lungometraggio nel periodo tra il 20 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020. Sono ammesse al contributo anche imprese che si occupano di riparazione e manutenzione di apparecchiature ottiche, fotografiche e cinematografiche, il cui fatturato dell’anno 2019 sia prevalentemente composto da beni e servizi a favore delle sale cinematografiche.
Per quanto concerne, invece, i ristori del settore culturale, i soggetti economici di tale ambito potranno beneficiare fino a 3.000 euro ciascuno se, avendo sede legale o unità locale in Emilia-Romagna, svolgono attività di registrazione sonora ed editoria musicale, gestione di edizione e studi di registrazioni sonore, producono spettacoli dal vivo, gestiscono sale teatrali con attività di programmazione nell’ambito dello spettacolo dal vivo o spazi adibiti alla musica dal vivo/live clubs, organizzano festival o rassegne che siano giunti nel 2020 almeno alla terza edizione, piuttosto che concerti o live events. Inoltre, sono previsti contributi anche a chi fornisce noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli e servizi ausiliari del settore spettacolo, e a coloro che hanno svolto attività didattica nell’ambito dello spettacolo dal vivo per l’anno scolastico 2019/2020, per corsi di danza e altra formazione culturale.
Le misure sono comprese nel bando di oltre 13 milioni approvato dalla Giunta regionale e rendono disponibile un contributo per coloro che abbiano vissuto e vivano momenti di difficoltà a causa delle chiusure dovute all’emergenza Covid. Le domande di contributo dovranno essere presentate on line a partire dalle ore 10 del giorno 12 maggio 2021 e fino alle ore 12 del giorno 4 giugno 2021. Le indicazioni sulle modalità di presentazione della domanda sono disponibili sul sito di Unioncamere Emilia-Romagna a partire dal 12 maggio.
L’impegno dimostrato dalla regione per favorire una ripartenza in tale settore è stato riconosciuto durante la 66esima edizione della kermesse, che ha premiato ‘Volevo nascondermi’ di Giorgio Diritti e ‘L’Incredibile storia dell’Isola delle Rose’ di Sidney Sibilia. “Volevo nascondermi”, prodotto da Palomar con Rai Cinema e realizzato tra Guastalla, Gualtieri e Reggio Emilia, racconta la vita del pittore Antonio Ligabue, il cui talento e fragilità sono stati magistralmente espressi da Elio Germano, nominato come Miglior attore protagonista. ‘L’incredibile storia dell’Isola delle Rose’, invece, prodotto da Groenlandia, la casa fondata da Matteo Rovere e da Sidney Sibilia, costituisce un inno giovanile alla libertà e racconta la vita e il genio dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa che costruì una piattaforma artificiale galleggiante al largo di Rimini, proclamandola stato indipendente.
L’Emilia-Romagna, protagonista assoluta ai David di Donatello, il maggiore riconoscimento del settore a livello nazionale, è così stata nuovamente consacrata come “Terra dei David”, diventando dunque sempre più capitale del cinema italiano. Si tratta del giusto riconoscimento al lavoro di tanti professionisti d’eccellenza che hanno operato con passione e impegno nonostante il periodo difficilissimo per il comparto.
A tal proposito, l’assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, ha affermato: “In questi anni abbiamo triplicato i fondi regionali per la cultura e continueremo a investire in questa direzione, compreso il comparto del cinema e dell’audiovisivo, fondamentali per la ripartenza. Sempre più case produttrici scelgono l’Emilia-Romagna, per i set naturali che offre e per le professionalità che qui sono presenti. Il cinema diventa così strumento di crescita e occupazione, oltre che di valorizzazione del nostro territorio”.