IA e ricerca sempre più vicini. Questa è la linea che il Comitato etico di Fondazione Veronesi ha deciso di seguire, pubblicando due documenti utili ad approfondire meglio il rapporto tra le nuove tecnologie e il mondo della ricerca scientifica.
Il primo documento è un position paper, intitolato “Intelligenze Future. La ricerca scientifica nell’era dell’intelligenza artificiale”, che si concentra sullo scenario di oggi in merito alle potenzialità e ai rischi dell’IA nel campo della ricerca. Il secondo è invece la “Dichiarazione in materia di integrità nella ricerca 2024”, aggiornata all’anno passato e con l’obiettivo di diventare la bussola da seguire per tutti coloro che svolgono ricerche finanziati dalla Fondazione.
Per quanto riguarda il position paper, esso si mostra a favore dell’utilizzo dell’IA in campo scientifico. Le nuove tecnologie rappresentano infatti, secondo il documento, una soluzione unica per il progresso del futuro, ma anche per quello di oggi, già influenzato dall’avvento dell’IA. C’è comunque da fare attenzione ai possibili rischi, come i possibili pregiudizi che gli algoritmi potrebbero avere nella raccolta dei dati.
In conclusione, il documento include tre importanti raccomandazioni da seguire per sfruttare al meglio il rapporto tra IA e ricerca. La prima è quella di mettere al centro sempre e comunque l’umano, per migliorarne la qualità della vita e amplificarne gli orizzonti culturali. La seconda riguarda la volontà di diffondere sempre più i principi della cosiddetta “open science”, per una scienza che possa risultare accessibile a più persone possibili. L’ultima vuole essere un invito alla promozione di corsi di formazione per ricercatori e ricercatrici, nonché per una collaborazione sempre più stretta tra tutti coloro che si dedicano alla ricerca scientifica.
S.C.
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