La “Giornata europea della protezione dei dati personali” nasce come iniziativa promossa dal Consiglio d’Europa con il sostegno della Commissione europea e di tutte le Autorità per la protezione dei dati personali.
La Giornata, istituita con l’intento di sensibilizzare i cittadini europei in merito ai loro diritti relativi alla salvaguardia della riservatezza, della dignità individuale e delle libertà fondamentali, mira a promuovere una maggiore consapevolezza riguardo al modo in cui i dati personali vengono trattati, garantendo così un uso responsabile e rispettoso delle informazioni personali in un contesto sempre più digitalizzato e interconnesso.
Negli ultimi anni la Rete è diventata l’ambiente in cui si manifestano varie forme di violenza nei confronti dell’individuo e della sua dignità. Insulti e abusi online, come hate speech, cyberbullismo e revenge porn, sono in aumento. Molte persone instaurano con le nuove tecnologie una relazione quasi simbiotica, arrivando al punto di voler replicare la propria vita online, talvolta a discapito degli altri, fino a compromettere la percezione stessa della “violenza”.
Sono questi i temi che verranno affrontati durante il Convegno organizzato a Roma dal Garante per la privacy sul tema “Violenza della rete, violenza nella rete”.
Durante il convegno, aperto dal Presidente dell’Autorità Garante, Pasquale Stanzione, seguiranno le relazioni di Vittorio Lingiardi, Psichiatra e psicanalista, ordinario dell’Università la Sapienza di Roma; Agostino Ghiglia, Componente dell’Autorità Garante; Giovanni Melillo, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; Ginevra Cerrina Feroni, Vicepresidente dell’Autorità Garante; Marco Tarquinio, Giornalista, già direttore di “Avvenire”; Maria Prodi, Docente di filosofia e dirigente scolastica; Guido Scorza, Componente dell’Autorità Garante. Le conclusioni saranno affidate a Giuliano Amato, Presidente emerito della Corte Costituzionale.
C.L.