Questo sabato sarà il 32esimo anniversario dell’istituzione della giornata internazionale per la libertà di stampa, proclamata ufficialmente il 3 maggio del 1993. L’iniziativa fu portata avanti dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che scelse proprio questo giorno per ricordare un seminario che l’UNESCO tenne due anni prima in Namibia.
In quell’occasione, si vollero promuovere a Windhoek il pluralismo e l’indipendenza della stampa africana. Proprio a seguito di questa giornata, venne redatto un documento, la Dichiarazione di Windhoek, nel quale vennero saldamente difesi valori fondamentali quali, appunto, libertà di stampa e indipendenza dei media.
Tale documento si rifà ad un articolo fondamentale della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il numero 19, che recita: “Ogni individuo ha diritto alla libertà d’espressione, tale diritto include la libertà di opinione senza interferenze e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza frontiere”.
In un’era come quella attuale, in cui tecnologie come l’Intelligenza Artificiale stanno iniziando a dominare sempre più le nostre vite e i media in generale non godono di grande fiducia da parte della popolazione, una giornata come quella del 3 maggio è di fondamentale importanza. Ci viene infatti ricordato come il lavoro dei giornalisti, nonostante tutto, non possa e non debba essere intralciato da alcun tipo di potere.
Non siamo nuovi ad episodi in cui si tenta di limitare l’operato della stampa, per ridurne o in alcuni casi anche tacerne la voce. A questi episodi, però, non possiamo reagire in maniera neutrale. Dobbiamo continuare a lottare per i diritti di una categoria così importante, che oggi, anche a causa delle innovazioni tecnologiche, rischia di vedersi messa in secondo piano o addirittura rimpiazzata.
S.C.
Diritto dell’informazione
“Diritto dell’informazione: la bussola per orientarsi tra notizie e giurisprudenza.”
Continua a seguirci!
▶️ https://dirittodellinformazione.it/chi-siamo/