Il report sottolinea che con molta probabilità questo trend aumenterà anche nel 2025, facendo crescere ancora di più il rischio di poter perdere dati personali e aziendali.
Nel 2024 gli attacchi di phishing sono aumentati, non solo ad un livello quantitativo, ma anche ad un livello qualitativo; per questo motivo moltissimi dipendenti hanno cliccato sui link malevoli che hanno ricevuto.
L’obbiettivo più ambito di chi svolge questi attacchi sono le credenziali delle applicazioni cloud, che consentono di accedere a informazioni e risorse che potrebbero essere ancora più sfruttate per ulteriori azioni malevoli.
Un ulteriore problema è che gli aggressori cercano di ospitare i contenuti malevoli sulle piattaforme verso cui le vittime provano una grande fiducia, come ad esempio Microsoft OneDrive o Google Drive, sfruttando il concetto di fiducia digitale degli utenti.
Le aziende stanno correndo ai ripari poiché nel 2024 l’88% della aziende intervistate nel report ha subito download di contenuti privati almeno una volta al mese.
Una delle soluzioni trovate dalle aziende è quella di svolgere formazione sulla sicurezza, cercando di spiegare come riconoscere email malevoli o di phishing.
S.P.
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