Il 16 febbraio la Future of Tech Commission ha pubblicato il Blueprint for Action, un piano di azione coordinato nell’ambito della tech policy finalizzato a proteggere la privacy e la sicurezza dei consumatori, dei minori, delle famiglie e a salvaguardare il futuro del Paese dai poteri crescenti delle Big Tech.
Le Linee Guida riflettono i risultati di sondaggi e consultazioni di appartenenti sia al partito repubblicano che a quello democratico e di elettori indipendenti, condotti da organizzazioni professionali alla fine dell’estate del 2021. I risultati di queste consultazioni e di questi sondaggi hanno dimostrato un forte consenso a sostenere azioni del governo federale a regolazione dell’attività tech. Il 78% dei consultati si dichiara favorevole a una regolazione che imponga alle imprese che trattano dati di sottoporre i dati personali a una forma di consenso ai trattamenti da parte degli interessati secondo lo schema dell’opt-in. Il 75% dei consultati si dichiara convinto che, per tutelare la democrazia americana, sia necessario che gli USA definiscano regole e linee di salvaguardia contro la diffusione on line di contenuti falsi o dannosi. Ancora, il 75% degli intervistati e consultati si dichiara favorevole a una regolazione che, per tutelare bambini e soggetti giovani vieti alle imprese di raccogliere e trattare dati relativi a chi abbia 16 anni o meno.
I punti essenziali del rapporto della Commissione sono:
- Garantire che tutti i cittadini americani abbiano accesso sostenibile a internet e agli internet services a casa come a scuola e al lavoro;
- Proteggere tutti i cittadini americani da misappropriation e misuse dei loro dati personali e di quelli dei loro ragazzi (allo stesso tempo si considera fondamentale proteggere gli americani dalla cattiva o carente informazione che minaccia la salute pubblica e una solida democrazia nonché la libertà di speech online che è invece considerata un valore fondante della società americana);
- Tutti i cittadini americani devono poter accedere a un mercato online delle merci e delle idee che garantisca la sicurezza e la tutela dei consumatori e delle loro scelte nonché la trasparenza, la accessibilità economica, la qualità e la capacità di innovazione del mercato stesso.
A differenza dell’UE, che ha messo al centro dei diritti fondamentali la privacy intesa come tutela dei cittadini dall’uso dei loro dati personali come strumento di controllo e di interferenza con la loro libertà e muovendo da questa prospettiva ha poi sviluppato una forte regolazione UE per i trattamenti dei dati e la protezione delle loro reti di trasmissione, gli USA hanno affidato all’iniziativa privata e alle imprese il ruolo di garantire il massimo sviluppo possibile delle nuove tecnologie, limitando la regolazione soprattutto alla tutela, attraverso le norme sulla concorrenza, della libertà di mercato e di competizione sul mercato.
L’attività della Tech Commission dimostra che il processo in atto sta spingendo i regolatori federali a muoversi verso la concezione della tutela dei dati e dei loro trattamenti come necessità obbligata per tutelare i valori e la società americana anche nella Digital Age.
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