Microsoft ha recentemente annunciato una partnership con la startup svizzera inait per sviluppare una nuova generazione di intelligenza artificiale, i cosiddetti “cervelli digitali”, progettati per simulare il funzionamento del cervello umano.
L’obiettivo di questa collaborazione è costruire un sistema che integri neuroscienze e capacità computazionali avanzate, creando un’IA in grado di adattarsi in modo autonomo agli stimoli esterni e di evolversi continuamente, proprio come fa il nostro cervello. Il modello si basa su un linguaggio di programmazione cerebrale che consente alle reti neurali di apprendere e modificarsi in tempo reale, offrendo un approccio più dinamico e flessibile rispetto alle attuali tecnologie.
A differenza dei tradizionali sistemi di intelligenza artificiale, che sono limitati nella loro capacità di adattarsi a nuove situazioni, i cervelli digitali potranno formare rappresentazioni interne del mondo, permettendo all’IA di reagire e adattarsi in modo più efficace a situazioni inedite. Grazie a un sistema che replica i processi cognitivi umani, questi “cervelli” potrebbero migliorare la capacità di generalizzare, un aspetto cruciale per affrontare compiti complessi in vari contesti.
L’adozione di questo nuovo paradigma potrebbe aprire la strada a un’IA più avanzata, capace di prendere decisioni più intelligenti e consapevoli in una vasta gamma di applicazioni. In ambito finanziario, i cervelli digitali potrebbero rivoluzionare il trading algoritmico, sviluppando sistemi in grado di adattarsi in tempo reale alle fluttuazioni dei mercati e di ottimizzare le strategie di investimento. Nel settore della robotica, l’introduzione di cervelli digitali permetterà ai robot di operare con maggiore autonomia, percependo e comprendendo l’ambiente circostante in modo più preciso e adattivo. I cervelli digitali, ispirati al cervello umano, che consuma solo 20 watt di potenza per gestire miliardi di neuroni, potrebbero consentire lo sviluppo di sistemi artificiali decisamente più efficienti rispetto a quelli attuali, migliorando l’efficienza dei processi di calcolo e riducendo i costi energetici. Tuttavia, sebbene le potenzialità di questa tecnologia siano straordinarie, è fondamentale considerare anche le implicazioni etiche e sociali.
L’adozione su larga scala dei cervelli digitali solleva interrogativi riguardo alla privacy, alla sicurezza e al controllo dell’intelligenza artificiale. Come per tutte le innovazioni, sarà necessario monitorare attentamente lo sviluppo di questa tecnologia, assicurandosi che venga utilizzata in modo responsabile e che i suoi benefici siano accessibili in modo equo.
M.B.
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