In vista delle festività il Garante della privacy ha stilato un decalogo, un utile promemoria cui poter far riferimento per evitare danni ai dati personali anche durante le vacanze.
Nei prossimi giorni saremo tutti inondati di messaggi e cartoline d’auguri virtuali, inviati tramite i sistemi di messaggistica, e-mail e/o social network. Alcuni di questi messaggi però potrebbero contenere virus e/o link che portano a servizi a pagamento, per cui è bene non scaricare programmi e/o cliccare su link. I campanelli di allarme solitamente sono la presenza di errori evidenti nel testo del messaggio oppure il non conoscere il mittente.
Per quanto riguarda la condivisione di fotografie e video fatti durante i festeggiamenti, il Garante ricorda l’importanza del consenso alla pubblicazione di tutti i soggetti che compaiono nel contenuto. Un’attenzione particolare va riservata ai bambini, che possono essere protetti limitando la visibilità dei contenuti in cui compaiono oppure rendendo irriconoscibile il loro viso.
Sconti e viaggi sono da sempre parte delle vacanze natalizie, ma proprio per questo rappresentano un terreno fertile per le truffe. Quando si utilizzano siti online per comprare gli ultimi regali o prenotare una vacanza, il Garante consiglia di controllare l’indirizzo (deve iniziare con “https” e avere il simbolo del lucchetto), utilizzare carte prepagate (per non condividere i dati del conto corrente) e impostare gli avvisi per le transazioni (così da accorgersi di movimenti anomali e poter intervenire tempestivamente contattando la propria banca). Una volta fatti i bagagli, è buona norma non condividere sui social troppe informazioni riguardo la nostra assenza, per fare in modo che i malintenzionati (in particolare i ladri) non sappiano con precisione quando potrebbero agire indisturbati.
Il Garante mette in guardia anche dalle app che offrono servizi per inviare cartoline di auguri (è meglio affidarsi solo ai market ufficiali), dalle reti wifi gratuite (le connessioni potrebbero non essere protette), dagli smart toys (raccolgono e trattano dati) e dai droni (non possono invadere gli spazi personali).
La miglior difesa per proteggere la nostra privacy rimangono la consapevolezza nell’uso delle tecnologie e l’accortezza nel diffondere i nostri dati personali.
M.M.