La casa è, in teoria, il luogo in cui ci sentiamo più sicuri e protetti. Eppure non è proprio così. Smart tv, router e telecamere per la videosorveglianza sono gli oggetti della casa intelligente più vulnerabili agli attacchi hacker.
Una famiglia in media dispone nella propria abitazione di 21 dispositivi connessi, tra cui la maggior parte (49%) è costituita da prodotti meno ovvi come per esempio tapis roulant, lampadine intelligenti e persino gli acquari.
Le smart tv sono i dispositivi maggiormente soggetti ad attacchi informatici (31%), più dei router (24%) e delle telecamere di videosorveglianza (12%).
Il 99,3% dei tentativi di sfruttare i dispositivi connessi è basato sulle vulnerabilità e sulle esposizioni conosciute e già risolte, “a dimostrazione dell’importanza di applicare le correzioni di sicurezza e di utilizzare il software più recente”, evidenzia l’azienda di cybersecurity Bitdefender.
A.L