WhatsApp, che da sempre poteva vantare l’assenza di adv, si prepara ad introdurre gli annunci pubblicitari. Il sistema pubblicitario di WhatsApp, in base a quanto è stato dichiarato da Zuckerberg, non userà le informazioni personali degli utenti, come numero di telefono, messaggi, chiamate o contenuti dei gruppi, ma posizione, lingua e anche il modo in cui gli utenti interagiscono con le inserzioni e i canali.
L’annuncio ufficiale di Meta sostiene che la sezione degli aggiornamenti di stato, dove parrebbe verranno inseriti gli adv, viene utilizzata da 1,5 miliardi di persone al giorno e che le funzioni di questa novità sono pensate nel pieno rispetto della privacy degli utenti: le chiamate e gli stati rimarranno crittografati end-to-end.
Tra le nuove introduzioni ci sarà inoltre la possibilità di attivare gli abbonamenti ai canali di singoli, aziende o testate, per poter ricevere aggiornamenti esclusivi a fronte di un pagamento mensile, gestito direttamente dagli store digitali di Google Play o App Store.
Finora i principali modelli di monetizzazioni dell’app sono stati WhatsApp Business e le inserzioni click-to-WhatsApp, ma l’inserimento delle pubblicità rappresenta, secondo Meta, la naturale evoluzione della piattaforma, coerente con le crescenti esigenze di aziende interessate a farsi rintracciare su WhatsApp.
Il Digital Markets Act (DMA) in vigore in Europa, che prevede l’impegno a limitare i monopoli delle grandi aziende tecnologiche, sottolinea come gli utenti dovrebbero avere sempre la possibilità di dire “sì” o “no”, mentre Meta sembrerebbe aver fornito agli utenti l’opzione “Pay or ok”: se non si vuole essere profilati (se non si vuole che i propri dati vengano raccolti e usati) bisogna pagare.
S.B.
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