L’indagine conoscitiva interessa i siti internet pubblici e privati per verificare l’adozione di idonee misure di sicurezza adeguate ad impedire la raccolta massiva (webscraping) di dati personali ai fini di addestramento degli algoritmi di Intelligenza Artificiale da parte di soggetti terzi.
Le preoccupazioni del Garante si riferiscono in particolare alla capacità delle piattaforme di Intelligenza Artificiale di raccogliere enormi quantità di dati – anche personali – pubblicati all’interno di siti internet gestiti da soggetti pubblici e privati, utilizzando il metodo dello webscraping.
Questa tecnica di estrazione di dati da un sito web per mezzo di programmi software che simulano la navigazione umana nel World Wide Web, contribuisce alla violazione delle norme del GDPR e del Digital Services Act.
Il Regolamento impone alle piattaforme che forniscono servizi digitali di aumentare il livello di sicurezza e controllo degli utenti sui propri dati personali, fornendo loro maggiori strumenti e consapevolezza.
Per ampliare il più possibile i risultati dell’analisi ed avere un campione di indagine significativo, il Garante ha rivolto “un invito alle associazioni di categoria interessate, alle associazioni di consumatori, ad esperti e rappresentanti del mondo accademico affinché facciano pervenire i loro commenti e contributi sulle misure di sicurezza adottate e adottabili contro la raccolta massiva di dati personali ai fini di addestramento degli algoritmi”.
Non è escluso che il Garante possa adottare dei provvedimenti d’urgenza per limitare tali pratiche, anche attraverso provvedimenti che blocchino materialmente l’utilizzo di certe attività.
C.L.