La linea da tempo tracciata da Papa Francesco si basa sul ribadire che le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale devono essere usate dall’uomo poiché sono utili ma che esse non devono prendere il sopravvento sull’umanità: nessun essere umano deve diventarne schiavo.
Come ogni prodotto dell’ingegno umano l’AI può essere indirizzata verso fini positivi o negativi, si può leggere nella nota. Introdurrà enormi cambiamenti positivi per la vita dell’uomo ma potrebbe aggravare situazioni di marginalizzazione, discriminazione e aumentare il divario economico e tecnologico tra le persone.
Le preoccupazioni del Papa risiedono anche nel fatto che queste nuove tecnologie appartengono a poche potenti aziende che potrebbe manipolarle per guadagni personali o per orientare i pensieri di un settore o addirittura degli utenti.
La nota presenta le preoccupazioni della Chiesa per quanto riguarda le possibilità che l’AI possa generare fake news e possa manipolare le masse con contenuti non veritieri ma che sembrano reali. Si fa l’esempio dei video e delle immagini create con deepfake con finalità di ingannare e danneggiare qualcuno.
Papa Francesco raccomanda di controllare sempre le informazioni e la loro veridicità, di avere sempre l’accortezza di non condividere parole, post e creazioni che possano essere degradanti per altri esseri umani così da non alimentare l’odio e l’intolleranza.
La nota tratta anche del come gli Stati potrebbero impiegare l’AI; secondo la Chiesa essi potrebbero utilizzarla per ricercare pace e sicurezza invece che per migliorare gli eserciti. Il Papa ha invitato con urgenza gli Stati a bandire l’uso dell’AI per la creazione di armamenti controllati a distanza.
Un’ulteriore preoccupazione del Vaticano riguarda il fatto che l’Intelligenza Artificiale possa in un futuro sostituire l’uomo durante il suo lavoro dequalificando i lavoratori e relegandoli a funzioni rigide e ripetitive, soffocando le capacità innovative.
Il principale obbiettivo della nota, secondo il direttore dei media vaticani, è quello di ricordare che l’AI è uno strumento che esegue i compiti e non pensa. E’ ingannevole attribuirle caratteristiche umane poiché non ha una comprensione della realtà e un’autentica creatività.
S.P.
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