L’AI analizza enormi volumi di dati, tra cui possiamo ritrovare dati come la cronologia acquisti degli utenti o i comportamenti che tendono a trattenere gli utenti quando stanno acquistando un prodotto.
A partire dall’analisi dei dati comportamentali l’AI può creare dei possibili comportamenti che l’azienda può adottare per attrarre l’utente e vendere il proprio prodotto.
L’analisi di IBM del 2024 ha fatto riscontrare che le aziende che seguono questo comportamento riescono ad avere un ritorno sull’investimento che può arrivare fino al 50%.
Tutto questo è grazie all’analisi dei dati, sfruttando la miriade d’informazioni che derivano dai comportamenti dei possibili clienti sui social media o dalla navigazione online. A partire da ciò si può trasformare il destinatario in parte attiva dell’offerta.
L’AI può migliorare la comunicazione e le strategie di vendita delle aziende e può coinvolgere in modo più profondo i clienti, facendoli sentire ascoltati e valorizzati dall’azienda, il che diventerà sempre più fondamentale per mantenere e aumentare le vendite.
Le aziende dovranno dare importanza all’interattività percepita, cioè un indice che indica il livello di come una persona percepisce la comunicazione di un’azienda, se personalizzata e di come reagisce ad essa.
Il livello di questo indice sarà alto a seconda di quanto il cliente si senta parte attiva e al centro della comunicazione e delle offerte dell’azienda.
Molti esperti affermano che le aziende inizieranno sempre più ad usare l’AI non solo per analizzare i dati ma anche per creare sempre più un’offerta personalizzata per i clienti grazie alla loro capacità di adattarsi e di migliorare con il tempo.
S.P.
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