Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) emerge come una delle iniziative più rilevanti degli ultimi anni, non solo per l’ampio flusso di risorse allocate, ma anche per la sua prospettiva di un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato. La sfida è considerevole: si tratta di attuare investimenti significativi in tempi molto brevi.
Il nuovo Piano, in termini di investimenti, prevede il finanziamento di nuove iniziative e l’incremento delle risorse destinate al settore salute. In dettaglio, la rimodulazione della Missione 6 del PNRR, approvata dalla Commissione Ue, ha consentito un aumento dei fondi destinati alla telemedicina e all’assistenza domiciliare: 750 milioni di euro che contribuiranno a potenziare gli interventi per la completa attuazione dell’assistenza di prossimità e della gestione della cronicità. Queste misure sono fondamentali per fornire risposte più efficaci ai bisogni di salute, in particolare delle fasce di popolazione più vulnerabili e degli anziani.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci commenta: “È un risultato molto positivo sul fronte dell’incremento di prestazioni. Tutti gli interventi inizialmente programmati saranno realizzati e si aumenta l’offerta grazie al lavoro di ricontrattazione della Missione 6″.
Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare, l’investimento viene incrementato di 250 milioni di euro per prendersi cura di 842mila persone anziane sopra i 65 anni entro giugno 2026 (42mila in più rispetto al target iniziale).
Le risorse destinate alla telemedicina aumentano di 500 milioni di euro, con un incremento del target finale di 100.000 persone, portando il totale degli assistiti con servizi di telemedicina a 300.000 entro la fine del 2025.
Il Piano, in relazione alla Missione 6, ha subito delle modifiche anche la digitalizzazione. Per quanto riguarda l’intervento di investimento nelle Grandi Apparecchiature, è stata precisata la possibilità di acquistare nuove apparecchiature tecnicamente più avanzate rispetto a quelle inizialmente indicate. Nell’ambito dell’investimento delle grandi apparecchiature è stata anche sottolineata la possibilità di riutilizzare le apparecchiature sostituite e ancora funzionali, con l’obiettivo di potenziare l’offerta di servizi e ridurre le liste d’attesa.
C.L.