Inizialmente l’INPS doveva pagare 20 mila euro per la divulgazione degli esiti del concorso. Tuttavia, le indagini seguenti dell’Autorità hanno scoperto che nelle graduatorie messe online si trovavano molte informazioni legate alla sfera privata dei candidati. Quindi, la reputazione di questi ultimi rischia seriamente di essere rovinata.
Il Garante Privacy ha ripetutamente sottolineato che la pubblicazione dei risultati deve rispettare le specifiche norme applicabili con riguardo ai dati indispensabili dei vincitori, al fine di garantire la pubblicità e la trasparenza.
Le pubblicazioni online permettono a tutti di trovare una grossa quantità di informazioni personali di diverso genere che spesso non sono più attuali. Infatti , la circolazione dei contenuti non aggiornati è difficile da fermare.
M.P.
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