Con “intelligenza artificiale” (IA) o “artificial intelligence si intende l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. In questo modo le macchine si mettono in relazione con quello che percepiscono e risolvono alcuni problemi agendo verso un obiettivo specifico. I sistemi di IA ricevono i dati (già preparati o raccolti tramite sensori, come una videocamera), li processano e rispondono, adattando il proprio comportamento dopo aver analizzato gli effetti delle azioni precedenti e lavorando in autonomia.
Nel tempo si sono formati due approcci e filoni applicativi ben distinti. È il caso dell’intelligenza artificiale debole (o IA ristretta) e dell’intelligenza artificiale forte (o IA generale). Per cogliere le due è necessaria una premessa relativa alle funzioni dell’intelligenza umana che l’intelligenza artificiale dovrebbe essere in grado di compiere:
- agire umanamente, in analogia con quanto farebbe nella stessa situazione un essere umano;
- pensare umanamente, risolvendo un problema con funzioni cognitive;
- pensare razionalmente, in maniera logica, come l’uomo fa nei suoi ragionamenti;
- agire razionalmente, per cercare di ottenere il miglior risultato possibile sulla base delle informazioni disponibili.
Per intelligenza artificiale debole si fa dunque riferimento ai sistemi progettati per risolvere problemi specifici, di varia complessità. Si serve del problem solving, in quanto vengono simulate alcune capacità risolutive della cognizione umana, senza tuttavia avere la pretesa di comprendere e replicare il funzionamento di tutto ciò che il cervello umano è capace di fare, dunque queste tecnologie spesso suggeriscono all’uomo quali decisioni prendere, offrendogli più informazioni per supportare la propria scelta.
Per intelligenza artificiale forte si fa riferimento a sistemi capaci di comportarsi in maniera del tutto autonoma a prescindere dal contesto e dal compito che gli viene assegnato. Questo approccio è radicalmente differente da quello prospettato per la IA debole, in quando non c’è un nesso diretto tra il problema e la soluzione. Mentre IA debole mira ad agire razionalmente e pensare umanamente, la IA forte è invece incentrata sull’agire umanamente e pensare razionalmente. Se la IA debole ha un problem, cerca di prevedere in modo razionale quale scelta avrebbe fatto l’uomo in quel determinato contesto, mentre la IA forte si basa sul ragionamento logico e utilizza i dati a disposizione per generare la conoscenza del contesto da cui derivano le azioni da intraprendere.
Ci sono principalmente due tecnologie di intelligenza artificiale. La prima è presente in alcuni software quali assistenti virtuali, software di analisi di immagini, motori di ricerca, sistemi di riconoscimento facciale e vocale. Il secondo tipo è l’intelligenza incorporata in alcuni robot, veicoli autonomi, droni.
Esistono numerose applicazioni dell’intelligenza artificiale, infatti è su questa che si basa la tecnologia che permette di fornire all’utente del web suggerimenti basati su acquisti precedenti, su ricerche e su altri comportamenti registrati online. Anche i motori di ricerca imparano da un grande numero di dati, forniti dagli utenti, per offrire risultati di ricerca pertinenti.
I telefoni cellulari usano l’intelligenza artificiale per offrire un prodotto più personalizzato possibile. Gli assistenti virtuali rispondono alle domande, forniscono suggerimenti e aiutano a organizzare l’agenda di tantissimi possessori di smartphone. I software di traduzione automatica, basati su testi audio o scritti, usano l’intelligenza artificiale per fornire e migliorare le traduzioni. Un altro uso sono i sottotitoli automatici dei video.
Esistono poi case e infrastrutture intelligenti che si basano su questa tecnologia, ma sarebbe possibile basarvi anche intere città. In questi casi le applicazioni potrebbero essere ad esempio su termostati intelligenti che imparano i nostri comportamenti per ottimizzare energia, oppure per migliorare la viabilità e ridurre gli ingorghi.
Anche se le auto a guida autonoma solo ancora rare, le automobili che guidiamo hanno già alcune funzioni di sicurezza che usano l’intelligenza artificiale. L’Unione europea ha ad esempio contribuito a finanziare VI-DAS, i sensori che individuano possibili situazioni pericolose e incidenti. La navigazione è inoltre in gran parte dipendente dall’intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale potrebbe migliorare la sicurezza, la velocità e l’efficienza del traffico ferroviario, anche grazie all’uso della guida autonoma.
I sistemi di intelligenza artificiale possono aiutare a riconoscere e combattere gli attacchi e le minacce informatiche. Lo fanno imparando dal continuo flusso di dati, riconoscendo tendenze e ricostruendo come sono avvenuti gli attacchi precedenti.
Nel caso dell’epidemia di Covid, l’intelligenza artificiale viene usata per i controlli della temperatura nei luoghi pubblici. L’IA può anche essere usata per fornire i dati sulla progressione dell’epidemia. Ci sono applicazioni di intelligenza artificiale che sono in grado di individuare fake news e disinformazione, analizzando i contenuti dei social media e identificando le parole e le espressioni sospette, perché sensazionalistiche o allarmanti.
Alcuni ricercatori si servono dell’intelligenza artificiale per analizzare grandi quantità di dati medici e scoprire corrispondenze e modelli per migliorare le diagnosi e la prevenzione. Inoltre è stato sviluppato un programma per rispondere alle chiamate di emergenza che riconosce più velocemente un arresto cardiaco rispetto a un operatore umano.
L’IA aiuterebbe i produttori europei a essere più efficienti. L’utilizzo dei robot potrebbe aiutare a riportare le fabbriche in Europa. Inoltre, l’intelligenza artificiale può essere usata per pianificare i canali di vendita o le manutenzioni. SatisFactory, un progetto di ricerca co-fondato dall’Unione europea, usa sistemi collaborativi e di realtà aumentata per aumentare la soddisfazione dei lavoratori nelle fabbriche intelligenti.
L’IA può essere usata per costruire un sistema alimentare sostenibile in Europa. Minimizzando l’uso di fertilizzanti, pesticidi e irrigazione, aiutando la produttività e riducendo l’impatto ambientale, l’intelligenza artificiale può aiutare a produrre cibo più sano. Un esempio: i robot possono essere usati per rimuovere le erbacce infestanti, riducendo così l’uso di diserbanti. Molte fattorie nell’Unione europea usano già l’intelligenza artificiale per monitorare i movimenti, la temperatura e l’alimentazione del bestiame.
Il rilevamento di pattern anomali consente ai sistemi antifrode basati sulla IA di prevenire situazioni indesiderate, ed un esempio ricorrente deriva dalla sicurezza delle transazioni bancarie, mediante i processi di pagamento elettronico. Se l’operazione di routine effettuata con una carta di credito comporta una sequenza informatica ben precisa, il discostamento da questa normalità operativa è possibile indice di un tentativo di truffa. Se il sistema di sicurezza rileva tali anomalie può pertanto attivare delle procedure di blocco preventivo, o, nei casi meno rilevanti, avvisare l’utente che potrebbe esserci un accesso non autorizzato ai suoi servizi, in modo che possa verificare che l’operazione citata sia stata in effetti svolta da lui.
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