La necessità di creare dei codici di autodisciplina sull’IA nelle redazioni è sottolineata da Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria. Il giornalismo non deve opporsi alle novità tecnologiche perché, così, i cittadini possono beneficiare di informazioni sempre più dettagliate.
In quest’ottica, le agenzie di stampa Ansa e Adnkronos hanno adottato un codice di autodisciplina sull’IA. Adnkronos, attraverso un comunicato di otto punti, chiarisce la propria posizione sugli strumenti IA. Adnkronos abbraccia l’innovazione affermando, però, che l’IA “non può sostituire il giudizio critico e la capacità di narrare storie che informano e coinvolgono il pubblico”. Perciò la mediazione giornalistica non può essere ignorata, così come le leggi di riferimento: soprattutto i contenuti del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale e il Documento finale della “Commissione sull’intelligenza artificiale per l’informazione” istituita dal Dipartimento dell’editoria. Adnkronos mira ad essere il più trasparente possibile con i lettori rimarcando la propria attendibilità.
Anche il Sole 24 Ore ha elaborato un codice di autodisciplina in materia IA, così il gruppo 24 Ore è diventato il primo gruppo editoriale che chiarisce la propria visione sulle nuove tecnologie. Mirja Cartia d’Asero, a.d. del gruppo, annuncia fieramente questo risultato che, oltre ad esplicitare le potenzialità dell’IA, esalta “il ruolo e il talento dei giornalisti ed esperti del gruppo” , data la forte rilevanza sociale della professione.
M.P.
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