Si tratta di un fenomeno in costante evoluzione, che presenta nuove sfide in relazione alla complessa interazione tra diritto d’autore e intelligenza artificiale, dove la tecnologia rappresenta un nuovo strumento per le violazioni.
La proposta di legge attualmente in discussione al Senato, che contempla l’inasprimento delle sanzioni, è accolta favorevolmente dall’industria, ma occorre anche lavorare sulla consapevolezza dei “pirati”, che spesso non comprendono il danno arrecato ad una filiera industriale italiana e ai suoi lavoratori. La modalità principale di fruizione dei contenuti illegali rimane la pirateria digitale, che rappresenta il 39% dell’incidenza.
L’oscuramento dei siti si è dimostrato una misura efficace per scoraggiare la pirateria online e la proposta di legge sul contrasto alla pirateria online, attualmente in esame al Senato della Repubblica, prevede nuovi poteri attribuiti all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Sulla base della segnalazione dei titolari dei diritti televisivi, l’Agcom ha il potere di ordinare l’immediato oscuramento del sito che trasmette illegalmente il contenuto. La legge prevede anche l’incremento delle sanzioni sia per coloro che mettono illegalmente a disposizione contenuti protetti da copyright, sia per gli utenti finali, che rischiano multe fino a 5mila euro e fino a tre anni di detenzione.
Inoltre, l’ultima ricerca conferma che gli oscuramenti dei siti rappresentano un deterrente efficace: il 40% dei pirati adulti ha incontrato almeno una volta un sito bloccato e tra di essi la metà si è rivolta ad alternative legali.
In attesa della definitiva approvazione della nuova legge, si rileva una diffusa consapevolezza del fatto che la pirateria audiovisiva costituisce un reato tra gli utenti del web, tuttavia una buona metà di questi ritiene poco probabile l’essere scoperti e puniti. La pirateria di contenuti audiovisivi è più diffusa tra gli under 35, tra coloro che hanno un livello di istruzione più elevato e tra gli occupati. Inoltre, si riscontra una leggera prevalenza degli uomini sulle donne.
La proposta di legge sul contrasto alla pirateria digitale è stata approvata all’unanimità in prima lettura dalla Camera lo scorso marzo e, dopo che le commissioni Giustizia e Comunicazioni del Senato hanno dato il loro via libera al testo senza emendamenti, dovrà essere calendarizzata per l’Aula. Il testo, che si compone di sette articoli, introduce misure volte alla tutela della proprietà intellettuale e del diritto d’autore, alla salvaguardia dei diritti alla segretezza delle comunicazioni e alla promozione della libertà di espressione e di informazione.
Tra le misure contenute nel provvedimento vi è la possibilità per l’Agcom di intervenire tempestivamente e senza contraddittorio per far bloccare i siti pirata entro 30 minuti, nonché l’adozione di nuove misure e strumenti per la lotta alla pirateria cinematografica, audiovisiva o editoriale, la realizzazione di una piattaforma tecnologica unica con funzionamento automatizzato per tutti i destinatari dei provvedimenti di disabilitazione e la promozione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione, anche nelle istituzioni scolastiche secondarie.
(F.S)