L’ultima analisi redatta dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale ha monitorato sei anni di pirateria online in Europa. Nel 2023 in Europa ogni utente ha visitato in media dieci volte al mese siti che distribuiscono pirateria online.
Gli Stati in testa alla classifica sono Lettonia ed Estonia, dove gli accessi superano quota 24 al mese.
Gli utenti italiani, invece, accedono in media 7,3 volte al mese ai portali e siti Internet con contenuti pirata, registrando il numero più basso di visite nell’Unione europea, seguiti dalla Germania con 7,7 e dalla Romania con 7,9.
Gli abbonamenti pirata danno accesso illegale a migliaia di canali televisivi a pagamento, eventi sportivi in diretta o contenuti on demand, sfruttando la connessione Internet domestica.
La modalità di accesso ai contenuti pirati cambia in base al tipo di materiale cercato.
Per i film domina ancora lo streaming, mentre per la musica il “ripping”, ossia la registrazione e il download dei contenuti in streaming.
I contenuti più piratati sono quelli televisivi, seguiti dai manga (fumetti giapponesi) che rappresentano la categoria più scaricata soprattutto dai dispositivi mobili.
Il cinema registra 0,71 accessi per utente attraverso lo streaming: secondo questo studio nei Paesi più ricchi vengono piratati meno film. La pirateria inerente al software è invece cresciuta del 6% e vedono come categoria principale i giochi per i dispositivi mobili.
La pirateria degli eventi sportivi in diretta rappresenta un caso particolare, in quanto è cresciuta costantemente tra il 2021 e il 2023. I film e le serie tv mantengono il loro evento del tempo, a differenza dei contenuti in diretta che perdono interesse già pochi minuti dopo la loro trasmissione.
Le autorità, per queste ragioni, hanno sviluppato dei sistemi di blocco immediato dei flussi illegali, anche se spesso sono stati riscontrati effetti controproducenti, come il blocco di siti innocui.
La pirateria è un fenomeno in evoluzione e si assiste sempre più all’utilizzo di infrastrutture complesse.
L’accesso ai contenuti illegali aumenta parallelamente alle disparità economiche poiché la pirateria cresce dove i contenuti legali hanno prezzi meno accessibili.
Tassi di pirateria più bassi potrebbero essere raggiunti con una maggiore conoscenza delle offerte legali.
B.P.
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