Lunedì 10 maggio 2021 alle ore 21.00 si terrà un incontro on line con il professor Ruben Razzante, sul tema “Per un web più inclusivo e maturo. Libertà e responsabilità in rete, nuove sfide per aziende e PA dopo il Covid-19”, condotto da Paolo Costa, docente di “I suoni e il rumore nell’era dei Big Data” Collegio Nuovo presso l’Università di Pavia, e da Silvia Illari, docente di “Comunicare e informare nella PA” all’Università di Pavia. L’incontro, organizzato da Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei, dalla Conferenza Collegi Universitari di Merito e dall’Università di Pavia, è rivolto alle imprese e alle pubbliche amministrazioni che, a seguito della pandemia, si troveranno a dover gestire una rete completamente trasformata. L’obiettivo è quello di fare comprendere loro come affrontare le nuove sfide sul web e come gestire social, store online e motori di ricerca sempre più potenti.
In questo quadro il Collegio, insieme all’Università di Pavia, offrirà dunque una occasione ulteriore di riflessione su poteri e limiti della rete, arricchita dall’intervento del professor Razzante, in diretta su Zoom nella serata di lunedì. L’accesso all’incontro è regolato previa registrazione (fino a 500 posti disponibili, inclusi quelli previsti per gli studenti della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito per cui l’iniziativa rientra nelle attività formative riconosciute) compilando il seguente form https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScr2TEYneNnkfv2XsNJ9eYJcldjWVEwfYTYsJxS6v69dzsugA/viewform, entro il 10 maggio, ore 18.30. La conferma dell’ammissione, con il link, viene inviata via mail entro le ore 20.
Per seguire la diretta Facebook, basterà visitare la pagina @collegionuovopavia.
Ruben Razzante è docente di Diritto della comunicazione per le imprese e i media, di Diritto europeo dell’informazione e di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e al Master in giornalismo dell’Università Lumsa di Roma; insegna inoltre ai corsi di formazione promossi dall’Ordine dei giornalisti. Durante il periodo di pandemia, è stato nominato esperto dell’Unità di monitoraggio per contrastare la diffusione di fake news relative al Covid- 19 sul web e sui social network, istituita dal Sottosegretario di Stato con delega all’Informazione e all’Editoria.
Ha fondato il portale www.dirittodellinformazione.it, che pubblica quotidianamente contributi di studiosi sui temi della qualità dell’informazione e della tutela dei diritti in Rete, e in precedenza ha dato alle stampe: Giornalismo e comunicazione pubblica (FrancoAngeli 2000), giunto alla seconda edizione; Informazione: istruzioni per l’uso. Notizie, Rete e tutela della persona (Cedam 2014) e Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione (Cedam 2019), giunto alla ottava edizione. Ha curato la pubblicazione del volume L’informazione che vorrei. La Rete, le sfide attuali, le priorità future (FrancoAngeli 2018).
In un contesto di forte accelerazione del processo di digitalizzazione che ha evidenziato nuove disparità in termini di infrastrutture insufficienti e di ritardo culturale di alfabetizzazione digitale, il professore ha pubblicato a fine 2020 il volume La rete che vorrei. Per un web al servizio di cittadini e imprese dopo il Covid-19, al fine di offrire a imprese e pubbliche amministrazioni, ma anche a tutti coloro che desiderino vivere in maniera sempre più consapevole e responsabile la dimensione digitale, uno spaccato di soluzioni praticabili per svolgere al meglio le proprie funzioni e dare un contributo a una rete sempre più inclusiva, democratica e sicura, a misura dell’essere umano.
Il volume ha riscosso enorme successo tanto da risultare già esaurito in tutte le librerie ed esser giunto ad una seconda ristampa. L’impatto della digitalizzazione sulla produzione e sulla distribuzione di beni e servizi, la tutela dei diritti degli individui e delle imprese nel web, l’integrazione multimediale, ma anche l’evoluzione dell’economia e della finanza, le politiche dei colossi della Rete in difesa delle imprese e degli utenti e la qualità dei contenuti informativi sono soltanto alcuni dei temi affrontati nel volume, forte delle testimonianze di addetti ai lavori, rappresentanti di categoria e persone delle istituzioni che figurano anche nel comitato scientifico del portale “Diritto dell’informazione”, fondato e presieduto dal professor Razzante.
Ruben Razzante ha raccolto nel volume le testimonianze di osservatori privilegiati come i colossi della Rete (Alibaba, Amazon, Facebook, Google), Tv (RAI e Sky), istituzioni (Dipartimento Innovazione, Tribunale per i minorenni di Milano, Corte di Giustizia Europea), mondo produttivo (Confindustria e banche), centri di ricerca (Censis e Istat), aggiungendo un suo corposo contributo, in qualità di osservatore privilegiato del fenomeno fake news.
Con l’avvento della pandemia, infatti, se da un lato le imprese, la pubblica amministrazione e i cittadini hanno allargato in modo impensabile la propria dimensione digitale, dando vita a nuove opportunità, dall’altro si sono creati anche grandi divari che hanno aperto la strada ad abusi e/o dipendenze e ad un incremento della disinformazione. Occorre pertanto uno sforzo di maturo e operoso adattamento all’ambiente virtuale che non faccia mai venir meno la centralità irriducibile dell’uomo e la sua inarrivabile profondità. Ne è ben consapevole lo stesso professore, membro della task force governativa per il monitoraggio contro le fake news sul Coronavirus, che ha contribuito ad arginare quella che è stata definita “infodemia”. “L’idea della Rete che vorrei era che questo volume potesse guidare la ripresa post pandemia già qualche mese fa: contiene alcune ricostruzioni degli utilizzi che sono stati fatti della rete in questo anno e alcune importanti proiezioni su quelli che ne saranno gli usi futuri: i paradigmi sono stati stravolti e c’è la necessità di ripensare la rete”, conclude il professor Ruben Razzante.
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