Con la nuova riforma europea le piattaforme saranno responsabili delle consegne di prodotti scarsi o illegali. Questo significa che le aziende dovranno: fornire informazioni precise sui prodotti prima della spedizione nell’UE, assicurare il rispetto delle normative UE e pagare l’IVA e i dazi doganali per le importazioni per eliminare una concorrenza sleale.
Il nuovo sistema doganale digitale in vigore dal 5 febbraio di quest’anno, EU Customs Authority, mira alla progressiva scomparsa del traffico dei prodotti contraffatti poiché essi danneggiano non solo l’economia europea ma anche la salute dei consumatori, dal momento che questo genere di merce non è conforme agli standard di sicurezza.
Temu, Shein, Amazon e gli altri siti di e-commerce saranno maggiormente monitorati e il periodo dell’importazione libera di prodotti a basso costo dalla Cina potrebbe terminare.
M.P.
Diritto dell’Informazione
“Diritto dell’Informazione: la bussola per orientarsi tra notizie e giurisprudenza”
Continua a seguirci!