Il trasporto pubblico in futuro utilizzerà la guida autonoma. L’utilizzo di mezzi a guida autonoma può aiutare nella lotta all’inquinamento, in oltre può diminuire la congestione del traffico, offrire più corse sia diurne che notturne e offrire mezzi che siano più facilmente accessibili a persone con disabilità. In questo momento però le difficoltà per l’implementazione di una rivoluzione simile non sono più di tipo tecnologico ma di tipo infrastrutturale.
In Cina due aziende, Waymo e Baidu, hanno iniziato la sperimentazione in contesti controllati introducendo in alcune città della Cina, come Shenzen, veicoli a guida autonoma per il trasporto pubblico, riscontrando enorme successo. In America ci si sta avvicinando a questa fase di sperimentazione, ma il problema principale è l’Europa.
L’Europa presenta un problema per i mezzi a guida autonoma, a causa del fatto che l’UE non ha ancora presentato alcuna normativa per i mezzi a guida autonoma su strade pubbliche e anche a causa delle specificità delle città europee.
A differenze delle città cinesi o americane le città europee presentano spesso strade strette, infrastrutture datate e un clima meno stabile che richiede quindi un computer di controllo e dei mezzi di guida molto più aggiornati rispetto a quelli attualmente utilizzati dalle principali aziende del settore.
Per poter introdurre anche in Europa questa rivoluzione c’è bisogno di creare delle mappe 3D sempre più specifiche del territorio utilizzando telecamere, laser scanner e sensori posti sui veicoli. L’AI ricopre il ruolo di collante, unendo tutti i dati ottenuti dallo scan e dallo studio delle città per poter creare mappe iper specifiche che possano aumentare la precisione della guida e l’errore.
S.P.
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