Dopo un anno estremamente difficile, il sistema delle imprese trasmette i primi segnali di fiducia, facendo registrare un recupero significativo nel primo semestre del 2021: al 30 giugno 2021 sono 16.994 le nuove imprese iscritte a Milano Monza Brianza Lodi (+37,4% rispetto allo stesso periodo 2020) e il saldo, fra le imprese iscritte e cessate – in attivo di 5.050 imprese – supera quello dell’intero 2020 (+4.404 imprese). Complessivamente nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi a fine giugno sono 389.651 le imprese attive in crescita dell’1,6% rispetto a giugno 2020. Prospettive incoraggianti anche dalle previsioni sul valore aggiunto che indicano per il 2021 una crescita pari al 5,3% per Milano, al +5,8% per Monza Brianza e +5,2% per Lodi. Scenario di ripresa, soprattutto per il capoluogo lombardo che l’anno scorso ha pagato un prezzo alto alla pandemia, perdendo 16 miliardi di euro di valore aggiunto, registrando un calo di -10,1% rispetto al 2019.
Le indagini congiunturali del 2020 evidenziano uno scenario complessivo di grande difficoltà, anche se con differenze sostanziali nelle performance territoriali e settoriali. Milano è stata l’area più colpita dagli effetti indotti dalla crisi Covid, con profonde cadute rispetto ai dati 2019 della produzione industriale (-9,5%) e del fatturato nei comparti dei servizi (-13,3%) e del commercio (-11,8%). In posizione intermedia si colloca invece l’area di Monza Brianza, dove il settore più in difficoltà è quello dei servizi (-10,9%), seguito dai comparti dell’industria (-7,9%) e del commercio (-4,6%). Lodi registra una significativa flessione per i servizi (-8,5%) e perdite più circoscritte per l’industria manifatturiera (-3,3%) e il commercio (-1,3%).
Sul piano settoriale, al 30 giugno 2021, nell’area di Milano Monza Brianza Lodi si osserva una buona crescita delle imprese dei servizi (+2,8%) da sempre settore trainante nel nostro territorio. Anche il commercio torna in terreno positivo (+0,3%) dopo lo stop del 2020, mentre rimane in sofferenza l’industria manifatturiera (-2,6%). Continua e si rafforza il trend espansivo delle imprese di costruzione (+2,5%). Risultano ancora forti, invece, gli effetti del lockdown sul terziario. Fra le imprese che registrano le migliori performance le start up innovative che sono cresciute del 10,4% rispetto a luglio 2020, confermando il primato italiano di Milano come terreno fertile per lo sviluppo di questa tipologia di aziende.
Nonostante le politiche di sostegno al mondo del lavoro, gli effetti della crisi si sentono anche sull’occupazione, che a fine 2020 risulta in calo rispetto all’anno precedente: a Milano dell’1,3%, a Monza Brianza dell’0,7%, mentre a Lodi registra +1%. Complessivamente il territorio delle tre province registra un calo del -1,1% degli occupati, più attenuato rispetto al -1,7% della Lombardia e al -2% dell’Italia. Inoltre in controtendenza rispetto al dato nazionale, che vede nel mondo del lavoro la componente femminile più penalizzata (-2,5% il calo delle occupate nel 2020 rispetto al -1,5% maschile), nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi il dato delle donne occupate rimane stabile (+0,1%) rispetto a quello degli uomini (-2,1%). Nel 2020 i tassi di occupazione peggiorano rispetto al 2019 in tutte e tre le province, con Milano al 68,7%, Monza 68%, Lodi 65,8%, rimanendo comunque di gran lunga migliori rispetto al dato nazionale (58,1%).
Sono alcuni dei dati emersi in occasione dell’evento “Ripensare Milano oltre il 2020”, dedicato alla presentazione del rapporto annuale “Milano Produttiva”, realizzato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Il Rapporto, giunto alla sua 31esima edizione, ripercorre nella prima parte l’andamento dell’economia dei tre territori nel 2020, e propone nella seconda parte analisi dedicate alle trasformazioni possibili e ai nuovi paradigmi di sviluppo, incentrati sulla sostenibilità e l’inclusione. La pubblicazione è disponibile sul sito www.milomb.camcom.it.
A tal proposito, Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, ha affermato: “L’economia milanese, nel 2020, è stata particolarmente colpita dalla crisi Covid, con una perdita del valore aggiunto di oltre il 10%. Commercio, turismo e servizi i settori più penalizzati. Quest’anno, grazie alla zona bianca, c’è un ritorno alla crescita, ma il percorso per recuperare il terreno perduto è ancora lungo. Occorre andare avanti con la campagna vaccinale e rilanciare Milano con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quasi 5 miliardi, che auspichiamo siano investite prioritariamente nel potenziamento delle infrastrutture materiali ed immateriali, come ad es. la banda ultra larga, nel rilancio del turismo a livello internazionale e a favore dell’innovazione del sistema imprenditoriale. I tempi però sono molto stretti, perché il 70% dei fondi europei deve essere impegnato entro il 2022 e il restante 30% nell’anno successivo. Sarà questa certamente, la grande sfida della nuova amministrazione comunale per ripensare e rilanciare il futuro di Milano”.