Leonardo punta a conquistare la leadership europea nell’elettronica per la Difesa con un piano di crescita e sviluppo quinquennale che pone al centro il sistema industriale italiano.
Il gruppo, attraverso la Divisione Elettronica, circa 13.000 persone di cui oltre 8.500 in Italia, e 18 poli di eccellenza tecnologica a livello nazionale dedicati alla progettazione, sviluppo, produzione e supporto di radar, sensoristica avanzata, sistemi di protezione e di difesa per piattaforme aeree, spaziali, terrestri e navali, si propone una crescita significativa nell’arco di piano, attraverso la maggiore competitività delle linee produttive, della logistica e della supply chain, una forte concentrazione sull’innovazione di prodotto e il consolidamento della propria rete di open innovation, con accordi pubblico-privati con Università, centri di ricerca e Its/Itis.
Gli investimenti previsti, 200 milioni di euro annui dedicati al sistema industriale italiano (in tutto 300 milioni annui considerando anche la componente della Divisione in UK) insieme allo stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro nei primi 3 anni destinati all’ottimizzazione dei siti industriali nazionali saranno rivolti alla creazione di poli tecnologici specializzati a forte vocazione innovativa, al completamento della digitalizzazione delle linee produttive, alla sostenibilità ambientale e al rafforzamento della logistica, dei flussi produttivi e della supply chain.
Il modello sarà la Factory of the Future, la fabbrica intelligente, che già gestisce la linea di produzione automatizzata di pannelli fotovoltaici per applicazioni spaziali nello stabilimento di Nerviano e l’applicazione di sistemi di manutenzione predittiva a Cisterna di Latina, che diventerà il riferimento per lo sviluppo e la produzione dei sistemi di comunicazione e computer avionici. Roma -Tiburtina sarà sempre di più il centro di competenza per lo sviluppo e il supporto di sistemi di comando e controllo e radar navali, terrestri e del controllo del traffico aereo, nonché il sito di eccellenza per la produzione delle tecnologie a microonde. Qui convergeranno le attività svolte fino a oggi a Carsoli e parte di quelle di Pomezia, che andranno anche a Cisterna di Latina. Napoli-Fusaro diventerà il centro per la produzione e il supporto logistico di radar, incluse le schede di microelettronica attualmente prodotte e integrate a Giugliano. Genova-Puccini si rafforzerà nelle comunicazioni terrestri e navali, i sistemi di navigazione e i data link. Nello stabilimento pisano della divisione elicotteri confluiranno invece le attività finora gestite nel sito di Pisa, già specializzato nella produzione di software, mentre la sede di Grottaglie della divisione aerostrutture incorporerà anche la componente di sperimentazione di sistemi di comando e controllo in ambito navale, attualmente sviluppata nel sito di Taranto.
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