Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, l’Autorità per la protezione dei dati francese (CNIL) ha condotto un’indagine per comprendere il funzionamento dell’estensione.
La CNIL ha dichiarato che i dati ottenuti con l’estensione di Kaspar non rispettano alcune condizioni del GDPR tra cui il periodo di conservazione dei dati proporzionato alle finalità del trattamento (art.5), la mancata chiarezza nei confronti degli utenti (artt. 12 e 14) e la mancanza di assistenza ai clienti (art.15).
A fronte di queste violazioni, il garante francese ha multato Kaspar con un importo pari a 240 mila euro e ha richiamato la società informatica ad adeguarsi al Regolamento per la tutela dei dati.
M.P.
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