Che l’intelligenza artificiale avrebbe influenzato attivamente anche il mondo dello spettacolo si era già capito tempo fa. Oggi, però, questa influenza assume un peso specifico ancora più importante. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’organizzazione che si occupa dell’assegnazione dei Premi Oscar, ha reso noto che, dall’edizione 2026, anche i film realizzati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale potranno trionfare in una delle 23 categorie designate.
Un cambiamento che è destinato a segnare un’epoca e che rivoluzionerà i criteri di valutazione. Per molti, infatti, l’IA non ha nulla a che fare con l’arte cinematografica, la quale dovrebbe rimanere, secondo questa corrente di pensiero, appannaggio della mano e della mente umana.
Nonostante le perplessità e le critiche, le nuove tecnologie avranno ora il loro ruolo in uno degli eventi più seguiti e discussi del mondo. Da sempre, la notte degli Oscar genera interesse e curiosità anche tra i meno appassionati di cinema, che ora potrebbero anche assistere alla prima, storica vittoria di una pellicola alla cui realizzazione ha contribuito l’ausilio dell’IA.
C’è comunque da precisare un’appendice tutt’altro che di poco conto. L’Academy, probabilmente per evitare eccessivo rumore intorno alla questione, ha specificato come l’iniziativa umana risulterà comunque determinante nell’assegnazione delle statuette.
Questo contribuirà dunque a mantenere invariato o quasi il peso che la mano dell’uomo ha in campo artistico, per scongiurare l’ipotesi di una cerimonia in cui a prevalere non sono le idee di registi e sceneggiatori, ma il risultato di un calcolo eseguito da una macchina. La prossima edizione, qualunque saranno i verdetti, sarà comunque da seguire con particolare attenzione.
S.C.
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