Lo scorso 23 aprile, in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, le tensostrutture di Potenza e di Matera – hub vaccinale regionale, hanno accolto le promotrici della Rete Potenza Città per le Donne e Matera Città per le Donne, insieme all’associazione culturale Letti di Sera, il Lions Club Potenza Host, l’imprenditore Sergio Centola e le librerie e le case editrici locali. Una pacifica “invasione” con un obiettivo bene preciso: manifestare gratitudine a quanti, con spirito di abnegazione e amore per la comunità e nel più totale silenzio, stanno operando per ricostruire la tanto anelata normalità. Come farlo? Servendosi di una metafora dal sapore antico, in cui abitano i valori della cura e del nutrimento. Del corpo e dell’anima. Del libro e del pane, dunque. La conseguenza è quella che in tanti hanno definito come un miracolo di condivisione. Grazie alla generosità di tanti, infatti, sono stati raccolti e consegnati agli operatori sanitari e ai volontari, impegnati da giorni e senza sosta, nella campagna vaccinale sul territorio lucano, più di quattrocento libri. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Regionale della Basilicata, del Comune di Potenza, dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Regione Basilicata, dell’ASP, dell’ASM e dell’Ordine degli Psicologi di Basilicata.
«Il semplice gesto di donare libri, altro non è che il primo passo per raccontare che della città bisogna prendersi cura, attraverso azioni concrete che possano facilitare un cambiamento culturale e perché si possa iniziare a ridisegnare una “mappa” delle risorse esistenti e ricostruire l’accesso a una serie di possibilità a livello locale, coinvolgendo e attivando donne e uomini, in azioni di co-progettazione». – ha spiegato la presidente di Potenza Città per le Donne, Simona Bonito, che ha continuato: «La caring city è la città che pone al centro le persone come energia rinnovabile, come rete di scambio, non solo economico ma sociale, ambientale; progetta, con i cittadini, il benessere dei cittadini e lo affida a mani esperte, a competenze in evoluzione continua, a ricerca di reputazione, a sperimentazione che sancisca il diritto alla cura per tutti. Ecco perché PZxD, tra i vari punti del suo manifesto, ha elaborato il tema della Cura, come un pilastro portante del dna di una città che guarda al futuro e diviene attrattiva, perché si prende cura della qualità della vita di quanti vi sono all’interno, negli aspetti fondamentali: salute, assistenza, accessibilità, sostegno, prossimità. La città desiderabile non si predispone in un’ottica sussidiaria o assistenzialistica ma ha una visione inclusiva, generativa e sistemica, in cui è prevista una co-partecipazione, uno scambio circolare tra tutte le componenti (cittadini, istituzioni pubbliche e private, Terzo settore, Imprese) di intenzioni, competenze, obiettivi, esperienze». «Ogni operatore ha ricevuto un libro, contenuto in un sacchetto del pane, proprio a voler evidenziare il concetto del libro buono come il pane, un libro che nutre e che cura, esattamente come stanno facendo medici e infermieri, per il bene della nostra comunità; all’interno del pacchetto c’è anche un buono per l’acquisto simbolico del pane, donato da un imprenditore potentino che ha sposato l’idea. Libri e pane, come lievito per una nuova rinascita. Un libro si trasforma in bene primario, necessario, indispensabile per la sopravvivenza, buono da gustare e soprattutto inebriante come il profumo del pane appena sfornato. I libri contengono memorie e simboli ed è per questo che vorremmo che fossero, al tempo stesso, cibo e segno». – ha concluso Simona Bonito.