Il lavoro della Pubblica Amministrazione si divide tra l’interfacciarsi quotidianamente con i cittadini, i colleghi e le istituzioni e un ormai fondamentale utilizzo del digitale durante la giornata lavorativa.
Nel settembre 2022 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le “linee guida globali sulla salute mentale sul lavoro” che affrontano i rischi legati all’uso delle tecnologie digitali. Studi recenti mostrano come la sovraesposizione alle tecnologie digitali possa portare ad un aumento dello stress e a una diminuzione delle prestazioni.
Vi è quindi il bisogno di sottolineare questo aspetto e il bisogno di parlare di benessere personale. Soprattutto per quanto riguarda i lavoratori della PA, che lavorano a stretto contratto con il pubblico rappresentando le istituzioni.
Il problema nella PA, e non solo, riguarda anche la obsolescenza tecnologica, vale a dire il continuo evolversi delle tecnologie, dei processi e dei metodi richiesti per utilizzarle. Questo porta ad un disorientamento a cui si fatica a stare dietro aggiungendo un ulteriore senso di disorientamento nei lavoratori.
Tutto questo porta quindi al bisogno di trovare un equilibrio personale che può essere trovato con tecniche semplici come ad esempio la scrittura analogica, che permette di distaccarsi dagli apparecchi elettronici ricercando così un benessere digitale.
Ma che cos’è il benessere digitale? Il benessere digitale è la capacità di saper sfruttare le opportunità messe a disposizione dai nuovi media digitali e soprattutto saper governare gli effetti delle loro dinamiche indesiderate.
I lavoratori della Pubblica Amministrazione sono solo un esempio e un punto di partenza da cui partire per poter far capire l’importanza del benessere personale sul luogo di lavoro.
S.P.
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