Diversi studi hanno visto come sia elevato il numero dei ricoveri ripetuti nel breve periodo. L’AI in casi come questi potrebbe essere applicata in modo che si possa calcolare le probabilità che questo evento riaccada. Ma per fare ciò l’Intelligenza Artificiale deve studiare una mole considerevole di dati storici.
Punto Zero Scarl, una società consorziale partecipata da Regione Umbria, è stata una delle prime a parlare di questo argomento, cioè dell’importanza dell’utilizzo delle nuove tecnologie per poter migliorare la sanità.
Si dovrebbe iniziare ad applicare il modello dalle dimissioni protette, casi critici che vedono la necessità di un coordinamento tra ospedali e servizi territoriali. Questo è un percorso attivo in molte regioni e che permetterà all’AI di analizzare moltissimi dati storici. Facendo questo sarà possibile aiutare gli operatori nei loro processi decisionali, così da poter creare soluzioni più adatte possibili al paziente e agli ospedali.
Nel 2024 si è iniziato lo studio delle banche dati per poter vedere se fossero abbastanza i dati disponibili per poter iniziare un processo di machine learning che potesse portare alla creazione dei software. Si è arrivati a poter dare un esito positivo, sono stati trovati abbastanza dati per poter addestrare i software.
In Regione Umbria si è nella fase sperimentale del progetto, si sta facendo una valutazione tecnica del funzionamento del software per poterlo così correggere e rendere il più corretto possibile.
I servizi sanitari devono anche capire quando utilizzare il software, se utilizzarlo su tutti i pazienti di cui si pensa ci possa essere la possibilità di un re ricovero, oppure applicarlo solo su alcuni soggetti più a rischio. È una fase complicata del progetto.
Quali sono le variabili che segue il software? Il modello non dà il suo risultato tenendo conto solamente dei dati storici osservati, ma tiene conto della natura del problema di salute del paziente, del numero di persone che lavorano per la struttura ospedaliera in cui potrebbe riavvenire il nuovo ricovero e il potenziale costo che potrebbe andare in contro l’ospedale.
L’obbiettivo finale che si vorrebbe raggiungere sul lungo periodo è quello di permettere di calcolare i rischi di ricoveri ripetuti dei pazienti, in maniera tale da poter non sovraffollare i reparti e non sovraccaricare di lavoro i medici.
S.P.
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