Due case editrici di settore, la Living the Line Books e la Diamond Comics, lanciano una nuova e pionieristica miniserie a fumetti interamente illustrata da un computer. Il titolo è “The Abolition of Man” e consiste in un arco di quattro uscite che dal prossimo ottobre verranno distribuite negli store USA nel classico formato comic book.
L’utilizzo di tecnologie avanzate per la creazione di fumetti non è certo una novità, il mondo dei comics è sempre stato attento e ricettivo alle innovazioni e all’impiego di tecnologie avanzate che affiancano o sostituiscono le tecniche tradizionali ma Carson Grubaugh, illustratore “analogico” pluripremiato e nominato agli Eisner – gli oscar del fumetto negli USA – ha creato la serie a fumetti non “al computer” ma in collaborazione con un sistema di generazione di immagini AI chiamato MidJourney.
Ma la comparsa di un racconto per immagini realizzato in gran parte da una IA, sebbene sapientemente programmata da un “mentore-autore” umano renderà obsoleta la categoria degli sceneggiatori e quella dei disegnatori?
Di certo Abolition of Man, nonostante si mimetizzi con gli innumerevoli comic book in uscita negli store per ideazione, realizzazione e produzione, sovverte molte delle regole che strutturano l’industria dei comics così come la conosciamo.
Per vocazione e opportunità il fumetto ha sempre teso a sconfinare in territori attigui a quello strettamente legato all’ambito editoriale. Oggi più che mai i fumetti costituiscono, oltre a un serbatoio enorme di storie e personaggi, una sorta di area-test per molti settori della creatività e dell’intrattenimento: dalle serie tv ai cinecomic, dai webtoon ai video-games fino ad arrivare agli NFT.
Le tecnologie su più fronti hanno reso gli autori maggiormente autonomi rispetto ai processi realizzativi e gli editori più agili nelle strutture rispetto a quelli produttivi; l’arrivo dell’IA allarga il perimetro creativo e potrebbe portare a uno sviluppo nel medio periodo che sarà molto interessante valutare.