Il prototipo è stato creato da Mario Caironi, coordinatore del Printed and Molecular Electronics Laboratory. Per la realizzazione della batteria è stata usata la quercitina come catodo; si tratta di un estratto che si trova all’interno di capperi e mandorle. In aggiunta la vitamina b viene usata come anodo e l’alga funge da separatore. Una soluzione acquosa serve da elettrolita e il ruolo del conduttore viene svolto dal carbone attivo. Infine, la cera d’api ricopre gli elettrodi che vengono collegati a una lamina d’oro commestibile, spesso utilizzata dai pasticceri per realizzare le decorazioni dei dolci.
La batteria non ha tossine ed è più sostenibile. Inoltre potrebbe portare ad alcuni benefici importanti. Un suo utilizzo riguarda il mondo del food, dove potrebbe permettere di monitorare la qualità dei cibi e il loro stato di conservazione. Anche i giocattoli spesso contemplano batterie che richiedono una frequente sostituzione e possono essere ingerite dai più piccoli.
S.B.