L’Italia vuole costruire il più grande rilevatore di onde gravitazionali, l’ Einstein telescope (Et), nel sito minerario Sos Enattos, a Lula in provincia di Nuoro (Sardegna). Questo territorio è una zona a bassissima attività sismica e densità abitativa.
Con lo scopo di sostenere la candidatura italiana a ospitare l’Et, a dicembre 2022 sono state avviate le attività dell’Einstein Telescope Infrastructure Consortium (Etic), progetto a cui collaborano università ed enti di ricerca nazionali.
Il piano Etic prevede anche la costruzione di una rete di laboratori di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie, funzionali per il nuovo osservatorio gravitazionale.
Et è stato proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e sarà finanziato con 50 milioni di euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Si tratta di uno dei più ambiziosi progetti indicati dalla roadmap dello European Strategy Forum on Research Infrastructure (Esfri), ossia l’ente responsabile di indicare ai governi le priorità di ricerca scientifica.
Il telescopio Et sarà il più grande rilevatore di onde gravitazionali mai realizzato, 10 volte più sensibile rispetto ai sistemi oggi esistenti. Specificatamente, l’Et è un interferometro, ovvero uno strumento in grado di misurare la discrepanza temporale nel percorso fatto da due onde di luce. Questo permetterà di intraprendere nuovi studi sulla materia e sull’energia oscura e sulla conciliazione di relatività generale e meccanica quantistica.
Rispetto alla tipica forma a L, l’Et avrà una struttura triangolare e ciascun vertice sarà provvisto di due interferometri. Dunque, sarà un telescopio multi-detector e multi-interferometro, capace di localizzare con maggiore precisione la sorgente e scomporre il segnale nelle sue polarizzazioni.
Michele Punturo, ricercatore della sezione di Perugia dell’Infn e coordinatore scientifico di Etic, ha spiegato a Wired le potenzialità e le funzionalità di questo strumento: “Aumenterà molto anche la sensibilità, il che ci permetterà di studiare i segnali con un livello di dettaglio molto più alto rispetto a quanto possibile fino a ora, e in questo modo potremo continuare a mettere alla prova la teoria della relatività generale in condizioni sempre più estreme”.
Inoltre, Punturo spiega perché è importante la realizzazione di Et per il nostro Paese: “Etic è un progetto strategico perché offre le condizioni e le risorse per condurre le ricerche necessarie allo sviluppo delle nuove tecnologie di interferometria gravitazionale che serviranno a raggiungere la sensibilità prevista da Et, come nuovi sistemi per l’abbattimento del rumore sismico e di quello termico, soluzioni innovative nel campo della fotonica, dell’ottica e dell’elettronica e infine nuovi materiali per realizzare gli specchi. Nei prossimi tre anni, saranno quindi aperte molte posizioni lavorative dedicate a tecnici e tecnologi, 48 solo in questa prima fase del progetto”.
Oltre alla Sardegna, anche il territorio di Meuse-Rhin, situato tra Olanda e Belgio, potrebbe ospitare Et. La decisione definitiva sul luogo di realizzazione dovrebbe arrivare entro il 2024.
Get real time update about this post categories directly on your device, subscribe now.