È ormai chiaro a tutti il ruolo delle tecnologie digitali in questa situazione di emergenza. Il coronavirus ci sta facendo sperimentare nuove forme di partecipazione, lavoro, studio e percorsi di fitness a distanza. Il potere del digitale si è mostrato con tutta la sua forza e ci ha dato prova di quanto il suo impatto sia importante nel raggiungimento dei nostri obiettivi, a tutti i livelli. Le iniziative lanciate in questi giorni sui social media da aziende, centri sportivi, scuole e università sono moltissime e dimostrano il lato positivo della Rete.
Tramite il progetto #AiutoDigitale, il Movimento Etico Digitale si è attivato per supportare chi riscontra difficoltà nella propria attività lavorativa a distanza. Tanti sono i giovani professionisti che hanno messo a disposizione le proprie competenze e il proprio tempo per offrire consulenze gratuite su come convertire le attività lavorative grazie al Web.
Nelle scorse settimane, anche il Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione ha lanciato il progetto Solidarietà Digitale, che si propone di fare da contenitore di tutti i servizi digitali a disposizione per imprese, professionisti e cittadini. L’obiettivo è offrire a tutti un quotidiano sostenibile tramite una video-lezione, la lettura di un e-book, di un giornale o qualsiasi altro servizio. Moltissime sono le riviste, gli osservatori e le imprese che hanno aderito.
L’elenco delle iniziative di solidarietà digitale è interminabile. Sessioni di health coaching, webinar, attività di associazionismo e corsi gratuiti a cura delle più prestigiose università del mondo come Harvard, Yale e Brown, sono solo una piccola parte di tutte le opportunità che stiamo scoprendo grazie al Web.
Dunque, non ci resta che fare la nostra parte. Restare a casa. Accettare questo stravolgimento delle nostre abitudini, modellate su nuove relazioni e strumenti. Apprezzare la gestione del tempo e tutte le opportunità del momento. Se la nostra vita sta andando avanti nonostante il lockdown, un piccolo merito va riconosciuto all’innovazione e all’aspetto umano che c’è dietro questi schermi. Alla fine di tutto questo, sapremo su cosa investire.